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Il celebre fumettista Zerocalcare — nome d’arte di Michele Rech — ha annunciato che non parteciperà all’edizione 2025 della fiera editoriale Più Libri Più Liberi, in programma a Roma. La decisione arriva dopo la conferma della presenza della casa editrice Passaggio al Bosco tra gli stand, considerata da molti — tra cui lo stesso artista — promotrice di contenuti con evidenti richiami nostalgici al fascismo. 

Zerocalcare e la fiera Più libri Più liberi

Più Libri Più Liberi, che si tiene ogni anno alla Nuvola all’EUR, è da tempo un punto di riferimento per editori, autori, lettori e appassionati: centinaia di stand, migliaia di appuntamenti, incontri e dibattiti. Una manifestazione che ha rappresentato per molti la celebrazione della libertà di parola, della lettura, della cultura condivisa.

Quest’anno, però, la partecipazione di Passaggio al Bosco — casa editrice accusata di diffondere testi con contenuti nostalgici per il fascismo e dall’impronta revisionista — ha scatenato un’onda di proteste. Una lettera firmata da circa 80 autori, tra cui anche Zerocalcare, lo storico Alessandro Barbero, lo scrittore Antonio Scurati e diversi altri intellettuali, ha chiesto che l’editore venga escluso dalla kermesse. 

La scelta di Zerocalcare: un segnale forte di coerenza

In un post su Instagram e attraverso un video, Zerocalcare ha spiegato la sua decisione: «Ognuno c’ha i suoi paletti, questo è il mio». Ha motivato il gesto esprimendo il disagio di condividere uno spazio culturale con un editore che, secondo lui, contraddice i valori di memoria, rispetto e libertà. 

Il fumettista ha poi dichiarato di ritenere necessario riflettere — con maggiore consapevolezza — su che cosa significhi cultura, memoria, rappresentazione e responsabilità editoriale: una posizione che non cerca lo scontro, ma chiede chiarezza e rispetto.

Per molti, questa rinuncia vale più di un dibattito: è un gesto simbolico che può influenzare altri autori, lettori, editori. È un modo per chiedere che la cultura non sia piattaforma neutra per ogni voce, ma spazio di consapevolezza e dignità.

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Un bivio per la fiera e per la cultura: tra libertà di stampa e responsabilità

La vicenda — intensa e delicata — riporta al centro un tema spesso sottovalutato: i confini della libertà di espressione in ambito culturale. Può un evento di rilievo ospitare chi diffonde testi con contenuti controversi? E fino a che punto l’editoria è libera?

Per la comunità culturale italiana, la decisione di Zerocalcare rappresenta una sfida: capire se la cultura è solo pluralismo o se implica anche responsabilità sociale, storica, etica. In un momento in cui memoria e storia tornano sotto i riflettori, non è poco.

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