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È morto a 75 anni l’attore Cary Hiroyuki Tagawa, noto al grande pubblico soprattutto per aver interpretato il villain Shang Tsung nella saga cinematografica di Mortal Kombat. A confermare la scomparsa è stata la sua manager: Tagawa è venuto a mancare per complicazioni dovute a un ictus, nella sua casa a Santa Barbara, circondato dalla famiglia.

Nato a Tokyo e cresciuto negli Stati Uniti, Tagawa era una figura di riferimento per numerosi ruoli iconici. La sua carriera decollò con il film del 1987 The Last Emperor, diretto da Bernardo Bertolucci, vincitore dell’Oscar per miglior film; in seguito partecipò a pellicole come Pearl Harbor, Planet of the Apes e addirittura un film di 007 – Licence to Kill, consolidando un’immagine di attore versatile e intenso. 

Un interprete di ruoli complessi, tra arti marziali e recitazione

Tagawa non era solo un viso riconoscibile: dietro ogni performance c’era una preparazione attenta. La sua formazione lo portava anche dal lato delle arti marziali, e molti dei suoi ruoli, a partire da Shang Tsung, si basavano su una fisicità credibile e una presenza scenica forte. Questo connubio tra corpo e recitazione gli permise di interpretare villain memorabili, ma anche uomini complessi in drammi o film d’azione. 

Col passare degli anni Tagawa non ha mai rinunciato a mettersi alla prova: la sua filmografia supera le trenta pellicole, tra cinema e televisione, con ruoli diversificati. Il pubblico e molti colleghi lo ricordano come un attore generoso, dedito al mestiere, capace di dare profondità anche ai personaggi più difficili. 

Un’eredità che va oltre i film

L’impatto di Cary Hiroyuki Tagawa va oltre la sua presenza sullo schermo. Per generazioni di spettatori, soprattutto per chi è cresciuto negli anni ’90 e 2000 con i suoi film, Tagawa rappresentava un ponte tra culture: un uomo con radici asiatiche, cresciuto in America, capace di emergere in Hollywood grazie a talento e determinazione.

La notizia della sua morte ha suscitato molte reazioni: fan di Mortal Kombat e del cinema d’azione, colleghi e critici hanno ricordato un interprete con uno stile unico, una carriera solida e una presenza scenica che non si dimentica. È difficile pensare che non lo rivedremo più sullo schermo. Ma il suo lavoro, i ruoli, le interpretazioni, l’intensità restano. E per molti rimarranno un modello.

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