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Ogni 31 dicembre, allo scoccare della mezzanotte, città e paesi si riempiono di esplosioni, luci e fragori. I fuochi pirotecnici vengono ancora percepiti da molti come un rito irrinunciabile per salutare l’arrivo del nuovo anno.

Botti di Capodanno: perché fuochi d’artificio e petardi sono un pericolo per animali, ambiente e persone

Eppure, dietro questa tradizione si nasconde un bilancio pesantissimo fatto di sofferenze animali, danni ambientali e rischi concreti per la sicurezza delle persone.

A denunciarlo da anni è il WWF, che torna a chiedere con forza ai Comuni l’adozione di ordinanze di divieto contro botti, petardi e fuochi d’artificio, come già avvenuto in diverse città italiane. Un appello che non nasce da sensibilità astratte, ma da dati scientifici e fatti documentati.

Animali selvatici: panico, disorientamento e morte

I botti provocano negli animali selvatici traumi immediati: fughe improvvise, disorientamento, collisioni contro edifici, alberi e cavi. Gli uccelli sono tra le vittime principali. Spaventati dalle detonazioni, abbandonano i dormitori notturni e si lanciano nel buio senza punti di riferimento, spesso morendo per l’impatto o per il freddo, dopo un enorme dispendio energetico in una stagione già critica.

Scene drammatiche si sono verificate più volte negli ultimi anni. A Roma, dopo il Capodanno 2021, le strade si sono riempite di passeri e storni morti. Episodi simili si sono ripetuti anche nel 2023, confermando che non si tratta di casi isolati.

Studi scientifici dimostrano inoltre che gli effetti non si esauriscono nella notte di Capodanno. Una ricerca condotta a Valencia ha evidenziato come il rumore dei fuochi possa alterare nel lungo periodo il ciclo riproduttivo dei passeri. Un altro studio austriaco, che ha monitorato 20 oche selvatiche, ha rilevato un aumento del battito cardiaco del 96% e un innalzamento della temperatura corporea, con conseguenze che si sono protratte fino al mattino successivo.

Animali domestici: paura, stress e tentativi di fuga

Cani e gatti possiedono un udito molto più sensibile rispetto a quello umano. I rumori improvvisi e le vibrazioni generate dai botti vengono percepiti come vere e proprie minacce. Il risultato è panico, ansia e comportamenti pericolosi.

Un’indagine Weenect del 2024, condotta su 652 animali domestici, ha mostrato che:

  • il 26% si nasconde terrorizzato,

  • il 20% tenta di fuggire,

  • tra il 16% e il 24% manifesta stress persistente anche ore dopo i fuochi.

Negli animali d’allevamento, come cavalli, mucche e conigli, lo spavento intenso può causare traumi gravi e, nei casi estremi, persino aborti.

Inquinamento e danni all’ambiente urbano

I fuochi d’artificio non sono solo rumorosi, ma anche altamente inquinanti. Le detonazioni rilasciano nell’aria metalli pesanti, particolato fine e perclorati, sostanze tossiche e persistenti che contaminano suolo, acqua e aria. Questi residui chimici possono accumularsi negli ecosistemi, entrando nella catena alimentare e mettendo a rischio la biodiversità.

Anche la vegetazione urbana subisce danni: scintille e alte temperature possono provocare incendi o bruciature a tronchi e chiome, mentre i residui compromettono la salute di alberi, aiuole e parchi cittadini.

Un caso emblematico è quello di Napoli, dove nel 2022 fuochi illegali partiti da una villa privata causarono un incendio nell’Oasi WWF Cratere degli Astroni, distruggendo circa 40 ettari di bosco. I responsabili sono tuttora sotto processo per disastro ambientale.

Una tradizione da ripensare

Ogni anno, oltre ai danni ambientali e alla sofferenza degli animali, i botti provocano feriti gravi e, in alcuni casi, morti tra le persone. Un prezzo altissimo per pochi minuti di spettacolo.

Come sottolinea Eva Alessi, Responsabile Sostenibilità WWF Italia, le sofferenze degli animali restano spesso invisibili, ma sono ampiamente documentate. Per questo l’associazione chiede ai Comuni di intervenire con ordinanze preventive, accompagnate da controlli efficaci e campagne di sensibilizzazione.

Esistono alternative più sicure e rispettose: spettacoli di luci, eventi a basso impatto acustico, installazioni artistiche e show tecnologici. Modi diversi di festeggiare, capaci di unire le persone senza trasformare la notte di Capodanno in un incubo per animali e ambiente.

Forse è davvero arrivato il momento di lasciarsi alle spalle una tradizione pericolosa e scegliere un futuro più consapevole, per noi e per il mondo che ci circonda.

 
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