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La celebre crema di nocciole e cacao della Nutella vive un momento di forte tensione sul fronte delle materie prime: le nocciole, ingrediente fondamentale, stanno diventando più costose e scarse sul mercato mondiale.

Nutella: un ingrediente chiave in crisi

La maggior parte della produzione globale proviene dalla Turchia, che rappresenta circa due-terzi del totale. Nel 2025 una gelata primaverile di grande entità ha danneggiato i raccolti turchi, provocando un calo della produzione e un aumento dei prezzi all’ingrosso di oltre il 30-40% rispetto all’anno precedente. 

In Italia, la raccolta 2025 delle nocciole è precipitata a circa 70.000 tonnellate, la metà rispetto alla media usuale, aggravando ulteriormente il contesto. Tutto considerato, la questione tocca direttamente Nutella: le nocciole rappresentano circa il 13% della composizione della crema al cioccolato e nocciole. 

Cosa potrebbe succedere a Nutella: rincari in vista o strategia alternativa?

La prima ipotesi che circola è quella di un aumento del prezzo al consumo. Le fonti internazionali suggeriscono che, se i costi delle nocciole restano elevati, i produttori devono scegliere tra ridurre margini o trasferire parte del costo sul prezzo finale.  Tuttavia, la Ferrero, azienda produttrice di Nutella, sottolinea di aver diversificato le fonti di approvvigionamento (Russia, Cile, Stati Uniti) e di avere scorte strategiche che le consentono di gestire l’urto dei costi senza modificare immediatamente ricetta o prezzo. 

Ma la cautela è d’obbligo: gli analisti segnalano che la pattuglia di fornitori alternativi non può al momento colmare l’intero vuoto derivante dal calo turco, per cui l’aumento del costo delle nocciole potrebbe tradursi in rialzi progressivi nei prossimi mesi. 

Cambiamenti alla ricetta o al packaging?

Una variante possibile è la modifica della ricetta o della percentuale di nocciole, anche se ciò rischia di intaccare l’identità del prodotto. Diversi produttori di barrette al cioccolato con nocciole hanno già ridotto la percentuale di nocciole per contenere i costi. In alternativa, Ferrero potrebbe intervenire sul packaging (formati più piccoli) o su promozioni più ridotte, per contenere l’impatto sui consumatori. Finora non ci sono annunci ufficiali di ricetta modificata, ma il mercato resta in allerta.

Quali sono gli effetti per i consumatori

Per gli amanti di Nutella e per il comparto dolciario, l’attuale scenario rappresenta un test significativo. In primo luogo, c’è la possibilità concreta che il prezzo della crema aumenti nei prossimi mesi. In secondo luogo, anche se la ricetta rimane invariata, la percezione del valore potrebbe cambiare: un vasetto che per anni è stato stabile potrebbe diventare oggetto di comparazione più attenta nelle corsie dei supermercati.

Infine, l’evento mette in luce una questione più ampia: la vulnerabilità delle filiere agroalimentari rispetto ai cambiamenti climatici e alle oscillazioni dei costi delle materie prime. Come dichiarato dal produttore italiano, “quest’anno siamo in attesa ma pronti a intervenire”. 

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