Per molti contribuenti che nel 2025 hanno presentato il modello Agenzia delle Entrate con 730 senza sostituto, dicembre si preannuncia come un mese importante: è previsto infatti l’avvio dei rimborsi spettanti. Ma non sempre è automatico, e conviene sapere come funziona davvero.
Perché dicembre è strategico per il rimborso 730
Secondo le regole vigenti, chi presenta il 730 senza sostituto ad esempio pensionati, autonomi o chi non percepisce reddito da lavoro dipendente, riceverà l’eventuale credito d’imposta direttamente dall’Agenzia delle Entrate. Il rimborso viene erogato “a partire da dicembre”, a condizione che la dichiarazione non presenti errori, incoerenze o debiti con il fisco.
Se invece il rimborso supera i 4.000 euro o ci sono variazioni rispetto al precompilato, l’Agenzia può attivare verifiche aggiuntive: in questi casi l’accredito può slittare, anche fino a 6 mesi dopo la presentazione.
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Quando aspettarsi il rimborso — e quando invece serve pazienza
Per la maggior parte dei contribuenti in regola, il bonifico o accredito su conto corrente può arrivare già nel mese di dicembre, spesso prima di Natale: un sollievo per chi conta sul credito come liquidità.
Ma per chi volontariamente o per errore ha omesso l’IBAN, ha dichiarato un importo elevato, o risulta avere cartelle pendenti con il fisco, l’erogazione può essere ritardata. In alcuni casi, è possibile che il rimborso venga “compensato” con eventuali debiti fiscali, riducendo così l’importo ricevuto.
In sintesi: dicembre è un mese “chiave”, ma il rimborso non è un traguardo garantito per tutti. Conviene controllare con attenzione il proprio “cassetto fiscale”, verificare dati e IBAN e se necessario prepararsi con pazienza.









