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Per chi compila il Modello 730 senza indicare un “sostituto d’imposta”, cioè senza datore di lavoro o ente pensionistico che gestisca il conguaglio; le modalità di rimborso cambiano sensibilmente rispetto a chi invece ha un sostituto. Nella pratica, il rimborso IRPEF spettante non arriverà in busta paga, ma sarà erogato direttamente dall’Agenzia delle Entrate, tramite bonifico sul conto corrente (se IBAN fornito) o tramite mandato di pagamento postale. 

La differenza di meccanismo influisce sulle tempistiche: non c’è una “data fissa e certa” come per i lavoratori dipendenti, perciò spesso ci si trova ad aspettare mesi prima di vedere l’accredito. 

Le tempistiche 2025–2026: rimborso 730 senza sostituto

Per il 2025, secondo le ultime direttive e comunicazioni ufficiali, ecco come si prospetta il calendario per chi ha presentato il Modello 730 senza sostituto:

  • Le prime erogazioni per chi ha dichiarato credito e ha fornito un IBAN valido dovrebbero partire tra il 15 e il 19 dicembre 2025

  • Per chi riceve un rimborso inferiore a 1.000 €, l’accredito è generalmente previsto entro 6 mesi dalla scadenza della dichiarazione. 

  • Qualora il credito risultasse superiore a 4.000 €, l’ente fiscale potrebbe avviare un controllo preventivo: in tali casi l’erogazione può essere posticipata fino a marzo 2026.

In pratica, se sei autonomo, disoccupato o semplicemente senza datore che funga da sostituto, preparati a una certa dose di pazienza: l’attesa per il rimborso può essere più lunga e dipendere anche da controlli documentali o da dettagli come l’IBAN. 

Come seguire lo stato del rimborso

Se hai optato per il 730 senza sostituto, puoi monitorare l’avanzamento direttamente nei canali ufficiali: tramite l’area “Cassetto fiscale” dell’Agenzia delle Entrate oppure, in alternativa, verificando i mandati di pagamento emessi se il rimborso è a carico di Poste Italiane. 

È importante aver comunicato un IBAN valido e tenere d’occhio eventuali mail o notifiche: ogni errore può comportare ulteriori ritardi. Se il rimborso tarda a arrivare e non trovi tracce nel “Cassetto fiscale”, può essere utile contattare direttamente l’Agenzia per chiarimenti.

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Perché è importante conoscere queste differenze

Conoscere la modalità “senza sostituto” è fondamentale per non farsi trovare impreparati: molti si aspettano il rimborso come chi lo riceve in busta paga, ma la procedura è diversa. Se sai in anticipo che l’erogazione arriverà a dicembre o addirittura nel 2026, puoi organizzarti meglio, evitare ansie, e controllare i dati con cura subito dopo l’invio del 730. Inoltre, per chi dipende da quei soldi per eventuali spese sapere quando arriveranno può fare la differenza.

Il rimborso del Modello 730 senza sostituto può essere un vantaggio importante per molti contribuenti: ma richiede tempo e attenzione. Se hai presentato la dichiarazione da solo, tieni d’occhio il tuo “Cassetto fiscale”, verifica l’IBAN e non aspettarti l’accredito a luglio: per la maggior parte dei casi l’erogazione arriva a dicembre 2025 o nei mesi successivi, con un possibile slittamento a marzo 2026 nei casi di importi significativi. In definitiva: sì, il rimborso arriverà, ma con i suoi tempi.