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ASCOLI PICENO – Istituzioni ed esponenti politici uniti in un unico coro: no al declassamento della sede Inail di Ascoli. Anche Luciano Agostini (PD) sta seguendo la vicenda da vicino, facendosi portavoce di tutti quelli che vedono nel declassamento un ulteriore fattore di discriminazione nei confronti del Piceno. In attesa della risposta del presidente Inail Massimo De Felice, Il parlamentare ha redatto un’interrogazione indirizzata al ministro del Lavoro Giovannini dopo la firma sul documento congiunto inviato al ministro e ai vertici Inail.

La complicata vicenda vede la sede di Ascoli Piceno passare da tipo A a tipo B con attribuzione del portafogli dall’ufficio di Fermo (tipo B) a quello di Macerata e conseguente alterazione di un quadro strutturale che ha sempre previsto una collaborazione ed un collegamento tra gli organi di Ascoli e Fermo.

L’interrogazione di Agostini verte su tre punti fondamentali: “Si richiede di sapere quali siano stati i criteri non riconducibili ad un mero criterio di discrezionalità con cui l’Inail ha focalizzato le sedi da declassare; se non si ritenga necessario sollecitare l’istituto nell’orientare le previste riduzioni di organico non già verso sedi provinciali ma in direzione di siti centrali o regionali meno obbligate nel quotidiano e delicato rapporto con l’utenza; se non ritenga di far riconsiderare l’aggregazione del portafoglio della sede di Fermo ad altra sede e restituire in tal modo lo status maturato dal raggiungimento di tutti gli obiettivi istituzionali di piano concordati congiuntamente per Ascoli Piceno e Fermo”.