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ANCONA – “Italia longeva” è la rete nazionale di ricerca sull’invecchiamento e la longevità attiva promossa dal ministero della Salute, la Regione Marche, ente territoriale capofila del progetto, e l’Inrca, istituto a carattere scientifico con sole 5 sedi in Italia.

GIAN MARIO SPACCA A ROMA  – ”La Regione Marche ha posto la longevita’ attiva, come progetto di innovazione e sviluppo che riguarda l’intera comunita’ regionale. La risposta da parte del sistema Marche, in tutte le sue componenti, e’ molto positiva: dalle istituzioni sanitarie all’Universita’, dalle imprese alle strutture scientifiche e di ricerca, il movimento di interesse e di attivita’ che si e’ creato attorno a questa area e’ molto ambizioso”. E’ quanto il Governatore delle Marche, Gian Mario Spacca, ha presentato al ministro della Salute Renato Balduzzi che, per parte sua ha espresso pieno sostegno al progetto di Italia longeva. Regione e Ministero, spiega una nota dell’ente, hanno ribadito la collaborazione, in particolare per rafforzare la strategia di Italia Longeva, vero e proprio ”catalizzatore” di tutte le iniziative legate all’autonomia dell’anziano ed al suo benessere, relative sia alla sfera psicologica e sociale sia agli aspetti tecnologici e di ricerca”.

IL NETWORK DELLA LONGEVITA’ – La struttura avrà sede presso l’Inrca di Ancona e coordinerà i punti di eccellenza italiani, per elaborare e fornire consulenza, banche dati, indirizzi di politiche socio-sanitarie e protocolli di cura, per un approccio ragionato ed interdiciplinare alle problematiche dell’invecchiamento. In questo progetto ci sarà un concorso di competenze scientifiche sanitarie, sociali, economiche, tecnologiche ed umanistiche ed è aperto a nuove adesioni di enti o strutture, a tale riguardo infatti si precisa che oltre all’Università Politecnica delle Marche, hanno manifestato interesse per l’iniziativa l’Istat e la Scuola superiore di studi universitari Sant’Anna di Pisa, non sarà escluso il coinvolgimento di realtà internazionali. I finanziamenti verranno da vari canali istituzionali, e a riguardo Spacca ha sottolineato che il progetto, è già stato finanziato a livello europeo e verrà riproposto “per l’ottavo programma quadro”.