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ANCONA – Cara accisa sulla benzina addio! Finalmente la Regione Marche elimina definitivamente l’aumento dell’accisa sulla benzina di 5 centesimi il litro, imposto “illegittimamente” dalla legge 10 del 2011, meglio nota come “tassa sulle disgrazie”, a seguito dell’eccezionale ondata di maltempo del marzo scorso. Un’emergenza, che provocò nelle Marche, tre vittime e danni rilevantissimi calcolati complessivamente in 610 milioni di euro.

SPACCA RINGRAZIA I MARCHIGIANI – ”Un ringraziamento va ai cittadini delle Marche che in questi 3 mesi, attraverso l’accisa, hanno permesso di acquisire i 5 mln necessari per far fronte alla fase emergenziale, consentendo di evitare il dissesto finanziario dei Comuni e delle imprese che sono intervenuti in quella fase di difficolta’. Una prova di grande solidarieta’ che fa onore alla nostra comunita”. Lo ha detto il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, commentando la decisione della Giunta regionale, su sua proposta, di trasmettere all’Assemblea legislativa la proposta di legge che toglie l’addizionale sulla benzina per l’alluvione del 2011.

ACCOLTO IL RICORSO – L’aumento di 5 centesimi al litro, fu la condizione necessaria che la Regione fu costretta ad imporre  ai cittadini marchigiani, per accedere ai fondi nazionali della protezione civile ma ora, considerato che la proposta presentata è divenuta legge, verra’ eliminato. La Corte costituzionale infatti ha accolto il ricorso delle Marche e quello di altre Regioni: Liguria, Basilicata, Puglia, Abruzzo e Toscana, dichiarando l’illegittimità costituzionale dell’articolo del decreto Milleproroghe del 2010, che introdusse, illo tempore la cosiddetta ”Tassa sulle disgrazie”.

A QUESTO PUNTO… – La Giunta regionale ha subito adottato una proposta di legge che modifica l’impostazione del bilancio regionale, eliminando i 5 centesimi aggiuntivi imposti dal Milleproroghe. Resta da attendere l’Assemblea legislativa che dovra’ convertire in legge la proposta della Giunta regionale per rendere operativa l’eliminazione dell’accisa regionale, a seguito della quale il prezzo alla pompa in vigore calera’ di 5 centesimi al litro.