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Peter Parker, prototipo del ragazzo studioso, timido e introverso, viene morso accidentalmente da un ragno geneticamente modificato che gli conferirà il potere di arrampicarsi sui muri e l’agilità e i riflessi di un ragno. Con la morte del suo zio-padre Ben, Peter capisce l’importanza e le responsabilità di avere grandi poteri: decide quindi di costruirsi uno spara-ragnatele e un costume per diventare Spider-man. Come nemico avrà Lizard, frutto di un esperimento del dottor Curt Connors…
CONSIDERAZIONI – 
Come sempre, quando si parla di un film tratto da un fumetto-soprattutto se di successo-, non si può fare paragoni. Sono due medium differenti e il cinema, per vendere il suo prodotto, deve inserire nelle pellicole elementi, tipo battute a caso, service sessuali e tamarrate random, per ingraziarsi tutte le fasce di pubblico possibili. Senza dimenticare che i fumetti, e i film da esso generati, sono spesso relegati nel target “per bambini”, quindi tante letture e sottotesti che gli sceneggiatori di fumetti scrivono, nel film non vengono rappresentati, o meglio non tutti e non completamente. Quindi a dire “non somiglia nemmeno lontanamente al fumetto” non si fa altro che danno e non si critica il film per quello che è: un film. Non un fumetto. Le riflessioni sulle somiglianze dell’opera cartacea con quella in pellicola possono esserci, anzi devono, ma non devono essere predominanti. Detto questo, The Amazing Spider-Man, non è tutto da buttare. Il film, seppur contestualizzato in chiave moderna per teenagers del 2012, funziona. Il contesto è troppo moderno e troppo “MTV generation” pero, se si accetta che l’uomo ragno è un giovane di sedici anni che va ancora a scuola, funziona e il film è piacevole fino alla metà del film. Tutta la parte iniziale in cui vediamo Peter lasciato in adozione dagli zii, l’acquisizione dei poteri ecc ecc viene svolta con molta linearità (seppur con qualche espediente da serie televisiva, come va di moda oggi mettere-vedi l’uso delle musiche dei Coldplay). Dopo la metà, il film cade nell’oblio: Lizard è realizzato malissimo, spezza qualunque legame di realtà, gli scontri tra lui e l’uomo ragno sono pochi, brevi e troppo scialbi. Anche le vicende che ci vengono mostrate, il piano diabolico che ha in mente Lizard e come Peter lo bloccherà ci vengono rappresentate in maniera irreale, scontata e sciaba. Una nota di merito vanno alle sedute di volteggio che l’uomo ragno fa tra un palazzo e l’altro, in cui Webb riprende fedelmente delle pose plastiche direttamente dal fumetto (ma anche sparse nel film ci sono riferimenti a splash o copertine di vari albi) e alle musiche, che rendono epiche le gesta dell’uomo ragno. In conclusione un’occasione sprecata ma che per buona parte della sua durata riesce a farti simpatizzare col protagonista e col le sue vicende, rendendo il resto del film, che proprio non funziona, non proprio un esperienza traumatica. Di sicuro meglio un The Amazing Spiderman che un Thor-Capitan America-The Avengers tutti assieme. 

PIACERÀ – a chi vuole vedere un film accettabile, fino ad un certo punto, dell’uomo ragno che in un modo o nell’altro riesce a intrattenerti.

NON PIACERÀ – a chi si aspettava un ramake sulla scia del secondo uomo ragno, il migliore adattamento cinematografico

 

THE AMAZING SPIDER-MAN

REGIA Marc Webb

SCENEGGIATURA James Vanderbilt, Alvin Sargent, Steve Kloves

ANNO 2012 CON Andrei Garfield, Emma Stone, Rhys Ifans, Sally Field, Martin Sheen