Articolo
Testo articolo principale

ASCOLI PICENO – “Siamo pronti a sederci al tavolo per l’occupazione, ma occorre la volontà di tutti, istituzioni in primis, per attivare strategie condivise e concrete. Non possiamo restare ancora ad analizzare le angoscianti statistiche sui disoccupati senza far nulla…” Il presidente della Confartigianato interprovinciale di Ascoli e Fermo, Moreno Bruni, coglie la palla al balzo dopo l’appello rivolto anche da qualche organizzazione sindacale alla luce delle ultime cifre che vedono crescere, nel Piceno, l’esercito delle persone senza lavoro.

 CONFARTIGIANATO SEMPRE DI SUPPORTO ALLE IMPRESE – “La nostra associazione, – prosegue Bruni – non si è mai fermata nel fornire un supporto alle micro, piccole e medie imprese del territorio, programmando un’attività continua su diversi fronti. Partendo dalla formazione, con migliaia di ore di lezione dei nostri corsi mirati a creare nuove professionalità o ad aggiornare quelle già esistenti. Non abbiamo rinunciato neppure ad azioni di forte stimolo alle istituzioni, sollecitando, ad esempio, gli enti locali per la partecipazione al Fondo Regionale di Garanzia e per il pagamento di tutti i crediti non riscossi vantati dalle imprese nei loro confronti. Con la Cooperativa Kuferle, inoltre – aggiunge il presidente di Confartigianato – abbiamo continuato a supportare le aziende nell’accesso al credito, che diventa sempre più difficoltoso. Notevole, inoltre, la nostra azione di contrasto agli abusi, sarebbe tragico che la concorrenza tra aziende si incentrasse negli aspetti della legalità. Non da ultimo abbiamo fornito il nostro convinto sostegno ad iniziative e manifestazioni del settore fieristico che si pongono l’obiettivo di aprire nuovi mercati per le nostre aziende. Ma il nostro impegno quotidiano non basta – conclude Bruni – è necessario che tutte le componenti economiche e sociali del territorio si confrontino in maniera propositiva, portando la concretezza di progetti specifici e inserendoli in un nuovo pacchetto per l’occupazione al fine di dare una prima risposta al silenzio impietoso delle statistiche”.