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ASCOLI PICENO – Assenza di confronto. Questa la denuncia della segreteria della Funzione pubblica Cgil e delle Rsu dei Comuni, rivolta alla gestione dell’Unione dei comuni della Vallata del Tronto. Il sindacato si dice infatti non più disposto a tollerare “l’assenza di discussione che caratterizza da tempo la gestione dell’ente” che raggruppa sei importanti municipi della Vallata del Tronto. “Abbiamo creduto nell’Unione dei comuni e nella gestione associata dei servizi sin dall’inizio ma a distanza di anni non possiamo che rilevarne il fallimento. Riteniamo ancora, l’aggregazione l’unica vera soluzione per salvaguardare i servizi ai cittadini, ma la gestione negli anni è stata talmente mediocre che il risultato è sotto gli occhi di tutti: anziché rafforzarsi con una vera gestione associata di tutti i servizi e l’ingresso di altri comuni, addirittura perde pezzi”.

 

Il sindacato fa riferimento da un lato all’uscita del Comune di Castignano che ha optato per l’adesione alla Comunità montana, ma probabilmente anche al fatto che la condivisione di taluni servizi è ancora troppo discrezionale e debole sebbene questo non avvenga per demeriti nella gestione dell’Unione dei comuni, quanto piuttosto, per una certa diffidenza da parte degli enti a privarsi di alcune risorse per metterle a disposizione di tutti. Un’abitudine che la legge prova a scardinare, seppur con difficoltà e resistenze.

 

“Nonostante la legislazione spinga verso forme di associazionismo – prosegue il sindacato – assistiamo a un costante arretramento organizzativo con scelte insufficienti e un livello di confronto insoddisfacente“. La Fp Cgil fa riferimento al servizio di Polizia Municipale, condiviso da una sola parte di comuni, “conosciuto solo da alcuni diretti interessati, anche se nell’atto è scritto che sono state informate le OO.SS, le quali in realtà sono state coinvolte inizialmente solo su una proposta provvisoria”. Puntuale arriva la replica dei sindaci che fanno parte dell’Unione i quali dichiarano di “aver cercato insistentemente il confronto con le OO.SS. e ciò è testimoniato dai numerosi incontri che si sono tenuti con le stesse fin dalla costituzione dell’ente: ne risultano oltre 20 documentati di cui 12 dedicati interamente al trasferimento del Servizio di Polizia Municipale“.

Altro che “sostanziale fallimento” e “gestione mediocre”, l’Unione è viva e vegeta“, si legge nella nota inviata dai sindaci aderenti che ricordano come questa abbia garantito l’erogazione dei servizi sociali potenziandoli sia quantitativamente che qualitativamente, realizzando economie di scala con l’espletamento di gare per il loro affidamento con procedure aperte e trasparenti e “tutto questo nonostante la riduzione dei trasferimenti e la crisi che sta strangolando gli enti locali”. I sindaci negano temporeggiamenti e rinvii e sottolineano come nonostante la poca chiarezza delle disposizioni legislative i comuni, abbiano “provveduto al trasferimento di ulteriori servizi (Protezione civile, Trasporto pubblico locale, Stazione unica appaltante) che il consiglio dell’Unione recepirà nella prossima seduta”.

“Spiace notare – conclude la nota – che nulla è detto invece da parte delle OO.SS. sulle assunzioni a tempo determinato di ben nove vigili urbani che l’Unione ha posto in essere negli anni 2011-2012 per far fronte alla gestione associata in via sperimentale del servizio di P.M. per il quale l’ente ha investito ingenti risorse proprie. Inoltre la graduatoria formulata, a seguito del concorso pubblico per le assunzioni in parola, è stata utilizzata da ben altri nove Comuni per cui quasi tutti i partecipanti alla selezione riconosciuti idonei hanno avuto l’opportunità di lavorare: il che di questi tempi non è poca cosa. Quindi fatti concreti e risposte certe sono state date dall’Unione, forse senza tanta ricerca di visibilità, senza troppi comunicati stampa, senza interviste e proclami. Dalle OO.SS. ci si aspetta più che un apporto sulla stampa, un contributo operativo non solo sulle linee guida, ma soprattutto promuovendo un approccio positivo alla gestione associata dei servizi da parte dei loro iscritti che ad oggi non è stato possibile registrare”.