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ASCOLI PICENO – Il rendiconto del 2012 di Palazzo San Filippo chiude con un disavanzo di 10,4 milioni di euro, anche se l’assessore al Bilancio, Vittorio Crescenzi, precisa che “la cifra di 10,4 milioni di euro va depurata dei fondi trasferiti dalla Regione per l’alluvione del 2011” per cui il disavanzo ammonterebbe “solo” a 7,7 milioni di euro. Questo l’importo definitivo oggetto del piano di riequilibro decennale dunque. Sul consuntivo 2012 si erano espressi anche i revisori dando parere negativo mentre più volte l’opposizione con al timone il Pd aveva segnalato il pericolo nei mesi e negli anni passati.

 

E proprio il Pd e in particolare il consigliere Lucio D’Angelo si è schierato a difesa dei revisori assenti all’assise civica, tacciando la maggioranza di incapacità “nel dialogo” e soprattutto di scaricare le proprie responsabilità, prima sullo Stato, per la riduzione dei trasferimenti, poi su Regioni e infine sui revisori. Un’assenza, quella del collegio dei revisori, che secondo il capogruppo Pd Mandozzi significa una chiara “una presa di distanza dalla gestione finanziaria dell’amministrazione”. L’assist all’amministrazione provinciale è offerto da Achille Buonfigli del Map, il quale ha ricordato che il parere del collegio dei revisori dei conti non è obbligatorio sui documenti contabili, “ad eccezione di quello relativo al bilancio di previsione” è bastato alla maggioranza per procedere all’approvazione del rendiconto del 2012.