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Il 1988 è un anno di svolta per il Cile. Il dittatore Augusto Pinochet è costretto dalle pressioni internazionali ad indire un referendum, con il quale il popolo potrà decidere se lasciarlo al potere per altri otto anni. Nel periodo che precede il voto, viene concesso lo stesso spazio televisivo di 15 minuti sia ai partiti di governo che a quelli di opposizione. La campagna per il No è affidata al giovane pubblicitario René Saavedra (Gael Garcìa Bernal). Il suo è un approccio comunicativo rivoluzionario: in contrasto con chi ritiene già scontata la vittoria del Sì e preferirebbe cercare soltanto di evidenziare i crimini della dittatura, René propone una visione ottimistica del futuro, basata sull’allegria che la vittoria del No porterebbe al Paese.

Il film di Pablo Larrain racconta il plebiscito cileno del 1988 con uno stile quasi documentaristico. Le riprese, effettuate con una telecamera dell’epoca, si alternano in maniera fluida con le immagini di repertorio, creando la sensazione di trovarsi di fronte ad un resoconto giornalistico in presa diretta. La percezione è alimentata dai dialoghi, spesso in diacronia con le immagini, quasi si trattasse di scene estrapolate e montate insieme. L’opera utilizza un linguaggio diretto, che affida la colonna sonora soltanto all’efficace jingle della campagna pubblicitaria. L’autore evidenzia non solo la forte repressione del dissenso messa in atto dalla dittatura, ma si sofferma soprattutto sulla contrapposizione di approcci all’interno del fronte del No.

“Siamo onesti: oggi il Cile pensa al suo futuro”. Il cambio di prospettiva fu determinante per la svolta epocale della storia cilena: il rischio paventato era infatti quello dell’astensionismo di chi era consapevole dei crimini di Pinochet ma dava per scontata la sua rielezione. Non sarebbe servito parlare di un passato di morte e disperazione: per risvegliare le coscienze, per spingere il popolo a decidere il proprio futuro, l’unica arma era quella di presentare un avvenire di allegria, colore e vita. Chile, la Alegrìa ya viene.

REGIA: Pablo Larrain

ANNO: 2012

GENERE: Drammatico

TITOLO ORIGINALE: No

DURATA: 110 minuti