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ASCOLI PICENO – Con la riapertura delle scuole i sindaci della Provincia di Ascoli Piceno, come quelli di tutta Italia, rivolgono un augurio per l’inizio del nuovo anno scolastico. Rappresentativamente, raccogliamo i messaggi del sindaco ascolano Guido Castelli e di quello sambenedettese Giovanni Gaspari per sottolineare l’importanza di questo nuovo inizio sia per i ragazzi che per gli insegnanti.

“La realtà scolastica deve essere soprattutto una palestra di vita finalizzata all’aggregazione, alla conoscenza reciproca ed all’individuazione di forme civili di confronto e sintesi della diversità. – scrive in una nota Castelli – Per noi amministratori è un momento di grande responsabilità perché a noi spetta il compito di mettere le scuole in grado di offrire le condizioni ottimali ai giovani affinché lo studio sia una straordinaria opportunità di crescita e miglioramento non solo delle proprie conoscenze, ma anche nell’ottica delle relazioni sociali”.

Nonostante i tagli, le strutture tentano di mantenere l’impegno in fatto di sicurezza, agibilità e assicurando i servizi che attorno alla scuola ruotano, nella convinzione che proprio attraverso l’istruzione passi il futuro della società. E se i ragazzi potranno trovare nella scuola molte risposte alle domande che accompagnano la loro crescita, il sindaco ascolano si rivolge anche agli insegnanti e ai dirigenti, ma anche alle famiglie nell’ottica della condivisione delle responsabilità educative.

Appellandosi al ruolo fondamentale che lo studio ha nella vita dei giovani, il sindaco Gaspari interviene su impegno e sacrificio, ma anche desiderio; “appassionatevi allora agli studi lasciandovi guidare dai vostri insegnanti in un percorso che non sarà solo di apprendimento nozionistico, ma di conoscenza dei compagni, condivisione di saperi e di costruzione del vostro futuro. – prosegue – Un futuro che non è scritto sui libri ma che dovrete iniziare a scrivere grazie all’approfondimento delle discipline previste dal vostro percorso di studi, al contributo appassionato dei vostri insegnanti e soprattutto al vostro impegno. Permettetemi dunque di esprimere riconoscenza ai vostri docenti, il cui valore troppo spesso viene misconosciuto dallo Stato“.