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Il film d’animazione era in passato l’evento di Natale. La Disney si confermava, anno dopo anno, regina incontrastata del cartone animato. Storie importanti, il Bene contrapposto al Male, musiche evocative a sottolineare i momenti clou e un messaggio positivo a indicare la morale: ingredienti infallibili e incassi sicuri al botteghino. Poi arrivò Shrek, precursore del nuovo filone, votato più all’umorismo e alla rivalutazione dell’antieroe che al buonismo e al politically correct.

 

Se da un lato l’innovazione ha contribuito a modernizzare il cinema d’animazione e a liberarlo dall’etichetta di “prodotto per bambini”, rendendolo appetibile anche ad un pubblico over 15, dall’altro ha però dato origine a una serie di prodotti mediocri basati su comicità spicciola e vacuità di contenuti, il cui trailer esauriva in sé ogni spunto interessante.

 

In questo panorama, Ribelle-The Brave si inserisce come punto di rottura e di ritorno alla tradizione.

Ambientato nella Scozia medievale, il film narra la storia della principessa Merida, figlia di un re battagliero da cui ha preso la passione per l’arco, ribelle verso gli insegnamenti della madre che la vorrebbe crescere secondo i dettami reali. Per fuggire dai pretendenti che si contendono la sua mano, scappa nei boschi dove incontra una strega, alla quale chiede di cambiare il suo destino con un incantesimo.

La favola racchiude tutti gli elementi delle grandi storie animate: regni, castelli, battaglie, magia, avventura e tensione. Già dal prologo si avverte il desiderio di un ritorno al passato e al “c’era una volta”, ma ciò che fa di Ribelle-The Brave un film capace di trionfare agli Oscar e ai Golden Globe è l’equilibrio tra tradizione e modernità. Il realismo dei disegni evidenzia il livello di perfezione raggiunto dall’animazione (in cui la Pixar ha pochi rivali), mentre la storia scorre armonica tra momenti epici dal sapore classico e distensioni umoristiche tipiche del nuovo corso.

Il risultato è un’opera che può rappresentare un importante punto di svolta nel genere.

REGIA: Mark Andrews

ANNO: 2012

GENERE: Animazione

DURATA: 93 minuti

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