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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Approvato dalla giunta regionale il riordino della sanità marchigiana che potrebbe rivoluzionare i punti nascite dell’intera Regione seguendo la linea del decreto Balduzzi. Si salveranno solo quei punti che raggiungono le mille nascita, il Mazzoni di Ascoli e il Madonna del Soccorso di San Benedetto sono in bilico; si prevede un periodo di osservazione di tre anni per una riduzione da undici a cinque, uno per ogni provincia.

Il sindaco Giovanni Gaspari cerca di chiarire gli step che gli ospedali della provincia ascolana dovranno affrontare nell’ambito, appunto, del riordino dell’Area Vasta 5 in attesa di un futuro ospedale unico. “A San Benedetto c’erano 3 punti nascita, Villa Anna con 450 nascita, Stella Maris con 300 e l’ospedale civile con 700 nascite; – spiega – mantenendone una sola, dunque si è convogliato un consistente numero al Madonna del Soccorso che nell’ultima anno ha contato circa 850 nascita“. Sarà quindi una questione di numeri, la soglia dei mille per la precisione; chiaro è che le donne sono libere di scegliere il proprio ginecologo e seguirlo nella struttura di riferimento o addirittura in quegli ospedali che garantiscono la maggiore sicurezza per i neonati e le loro mamme.

Sicuramente i punti natale sotto a 500 nascite saranno chiusi, mentre per quelli tra i 500 e i mille ci sarà un periodo di osservazione di 3 anni per valutare le prestazioni e i numeri relativi. “Abbiamo provveduto a dotate il Madonna del Soccorso di una figura professionale di chiara fama; – annuncia a favore Gaspari – Il primario dottor Chiari è molto stimato. Se in questi anni raggiungeremo o meglio supereremo la soglia delle mille nascite allora sarà l’ospedale sambenedettese a rappresentare il punto nevralgico per la nostra provincia; in caso contrario alla fine del monitoraggio si sentiranno i Comuni dell’Anci, la conferenza dei Sindaci, il direttore dell’Area Vasta 5 e l’assessore regionale”.

Attualmente esistono altri 9 punti nascita marchigiani nella stessa situazione; intanto l’ospedale sambenedettese intende potenziare la pediatria locale a livello professionale, mentre ad Ascoli viene riconosciuta la neonatologia di secondo livello (al terzo livello il Salesi di Ancona).