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ASCOLI PICENO – Finisce in parlamento la questione del declassamento della sede Inail di Ascoli con il deputato Luciano Agostini che ha presentato una interrogazione parlamentare. Tutto fermo fino ad allora quindi con l’esponente del Pd che ha fatto fronte unitario con tutte le componenti politiche interessate, riunitisi in conferenza dove erano presenti anche il Presidente del Consiglio Provinciale Armando Falcioni e il Vice Presidente Regionale con delega per il Piceno Antonio Canzian. Un esempio di unità di intenti per cercare di fare chiarezza su una vicenda che potrebbe diventare un pericoloso precedente procurando ad Ascoli danni soprattutto economici.

Tutto nasce con la determina nazionale del 2 agosto 2013, dove per la spreading review in atto si stabiliva che Macerata rimanesse sede di tipo A mentre Ascoli diventasse di tipo B. Il problema di fondo, hanno spiegato i tre politici ascolani, non è tanto il declassamento in se, visto che il capoluogo Piceno manterrebbe comunque il primariato e la medici legale e che probabilmente nel 2014 si passerà ad una unica sede regionale (Ancona). Ma il punto che fa preoccupare è il criterio con cui è stato determinato il riorganizza mento: la sede di tipo A doveva essere assegnata a chi svolgesse più pratiche, ma Fermo invece di esser conteggiata assieme ad Ascoli, come è sempre avvenuto, è stata conteggiata assieme a Macerata che ha quindi ottenuto il primato. Il succo della interrogazione è quindi il sapere il perché di questa decisione, visto che in futuro la spreadind review colpirà altri organi organizzativi dello stato, e se dovesse essere riutilizzato sempre questo parametro Ascoli potrebbe perdere molti altri uffici che porterebbero ad un’ulteriore botta per il territorio ascolano e soprattutto per la sua economia.