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ASCOLI PICENO – Cinquemilioni e duecentocinquantamila euro destinati al sociale. E’ quanto stabilito dal Piano Pluriennale 2014/2016 della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli presentato questa mattina al Caffè Meletti dal presidente Vincenzo Marini Marini alla presenza del cda, dell’organo di indirizzo e del collegio dei revisori dell’ente. “Rispetto agli anni precedenti questa volta la decisione è stata forte – ha chiarito Marini Marini – e la Fondazione ha tagliato tutti i settori tradizionali puntando totalmente sul sociale”. Focus sugli anziani, sull’aggregazione giovanile e, soprattutto, sulla famiglia, considerata il fattore fondamentale della coesione sociale in un periodo difficile come questo. 

 

“L’organo di indirizzo – ha aggiunto il presidente – è giunto a questa decisione non sulla base di una mera procedura, piuttosto in virtù di un forte senso di responsabilità verso la comunità locale”. Innanzitutto sono stati analizzati i risultati della ricerca sui bisogni del territorio condotta in collaborazione della Politecnica delle Marche, quindi sono stati sentiti gli stakeholders e ancora si è tenuto conto delle idee e proposte presentate da circa 150 cittadini e associazioni ascolane. Le erogazioni previste dal piano sono state limate di un otto, nove per cento rispetto al programma precedente secondo delle previsioni prudenziali. Eppure la Fondazione si impegna, assicura Marini Marini, a realizzare check periodici per ricalibrare eventualmente le risorse stesse, nel caso di risultati migliori del previsto.

 

Nel dettaglio, le risorse saranno così ripartite: 300mila euro saranno stanziati nel triennio sulla Bottega del Terzo settore, 75mila per gli assegni di ricerca e nel sociale per il 2014 ci saranno 977mila euro, per il 2015 un milione e mezzo e per il 2016 quasi un altro milione e mezzo. “Siamo stati particolarme prudenti – ha concluso il presidente Marini Marini – perché riteniamo che i prossimi due anni saranno particolarmente difficili a livello sociale e finanziario. A questo si aggiunga che il pubblico è in realtà il campo principale delle nostre attività, visto che la maggior parte delle risorse se ne va in tassazione”. L’obiettivo è creare sinergia tra chi opera nel terzo settore affinché nel lungo periodo si realizzi un welfare di comunità.