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ASCOLI PICENO – La città come mai si era vista prima. Questa è l’ambiziosa novità svelata quest’oggi con la presentazione dell’applicazione per dispositivi mobili layar_Ascoli Piceno. Si tratta di una App, scaricabile per che usa Android sotto la voce Ascoli Piceno Storica e per chi usa Apple cercando Layer poi digitando il nome del capoluogo Piceno, realizzata dal Comune insieme alla Scuola di Architettura e Design di Ascoli Piceno. Una collaborazione che, come sottolinea il sindaco Castelli, ha fornito ottimi risultati e che non sarà l’ultima, sempre nell’ottica di favorire lo sviluppo cittadino attraverso la valorizzazione del patrimonio artistico. Concetto questo ripreso anche dal Direttore della Scuola di Architettura e di Design Giuseppe Losco, che spiega come queste innovazioni vadano sempre più incontro alla realizzazione di una smart city, per far si che il territorio rimanga sempre al passo coi tempi sfruttando tutte le opportunità che la tecnologia mette a disposizione.

L’applicazione è frutto di più di un anno di lavoro, che ha visto impegnati docenti della Scuola di Architettura e Design, tecnici della stessa e i responsabili dell’Archivio Iconografico del Comune. La grande novità infatti è proprio dalla sinergia, cosa innovativa per il settore, tra l’uso delle immagini attuali e quelle storiche. A spiegare nel dettaglio le caratteristiche pioneristiche dell’applicazione è una delle responsabili del progetto, la professoressa Alessandra Meschini : ” La grande sfida è stata il coniugare le bellezze della città con una tecnologia all’avanguardia. Il primo passo è stato quello di selezionare le bellezze da catalogare, alla fine ne sono state scelte 35, quasi tutte quelle toccate dal trenino turistico. Poi si è trattato di estrapolare tutte quelle informazioni relative dall’archivio storico, rendendole poi fruibili per i dispositivi sia in 2D che in 3D. Il risultato è qualcosa di unico nel genere, con il visitatore che cliccando su uno dei siti presenti nella mappa può visualizzare il monumento sia come è, ma anche con era, grazie alle foto d’archivio in un suggestivo parallelo sconosciuto anche a gran parte degli ascolani. Per esempio nella parte dedicata a Piazza Arringo, oltre naturalmente ad una scheda descrittiva, si possono ammirare anche le fontane che c’erano una volta, giocando anche a ricostruire una inedita piazza frutto del mixaggio tra bellezze presenti e quelle passate. Tutto questo naturalmente ha un unico obiettivo, valorizzare le bellezze culturali di Ascoli dando anche un’idea di tutto il suo percorso storico”.