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ASCOLI PICENO – Saranno come al solito tanti gli appuntamenti che si terranno in città in onore dei festeggiamenti di Sant’Antonio. Una ricorrenza che sta molto a cuore agli ascolani, che come sottolineano il sindaco Castelli e l’assessore alla Gioventù Brugni fa parte della tradizione contadina, che è un grande valore e simbolo dell’identità cittadina. Il programma è molto variegato, con momenti liturgici, di approfondimento e anche di divertimento con i tradizionali Canti di Questua anche perché la festa del protettore degli animali segna anche l’inizio dell’apertura del Carnevale. Unica pecca è l’impossibilità di poter ripetere, causa lavori al chiostro di San Francesco, della Fattoria di Sant’Antonio, appuntamento che lo scorso anno aveva riscosso grande successo e che aveva visto la partecipazione di circa 450 bambini.

Si inizierà venerdì 17 alle ore 13.00 in Piazza del Popolo dove sarà esposta l’Immagine del Santo, poi dalle 14.00 inizierà il raduno degli animali e dei mezzi agricoli in piazza e alle ore 15.00 si procederà alla tradizionale benedizione, al termine della quale ci sarà la processione verso la chiesa di San Giacomo della Marca dove si terrà poi la Santa Messa. Sabato 18 a partire dalle 9.30 si terrà, presso la Sala dei Savi al Palazzo dei Capitani, il quinto convegno “Sant’Antonio Abate : una tradizione viva” dove interverranno il dermatologo dottor Sergio Panichi, che parlerà dello sfogo di Sant’Antonio, e il professor Antonio D’Isidoro. Alle ore 17.00 inizierà la terza rassegna dei Canti di Questua per le vie della città, nell’ambito del mercatino dell’antiquariato, dove si esibiranno i gruppi de Lu Marì e dei Pozza J Bbè, mentre domenica 19 sempre a partire dalle 17.00 sarà la volta dei La Pemmadora e ancora dei Pozza J Bbè, il tutto accompagnato dalla Banda di Venagrande.