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ANCONA – Sindaci e cittadini denunciano il disagio nei confronti della politica fiscale voluta dal governo; a parlare, questa volta, è la delegazione Anci Marche guidata dal presidente Maurizio Mangialardi che ha preso parte a Roma all’ufficio di presidenza dell’Anci nel quale ha condiviso con Piero Fassino la situazione di estremo disagio aggravata dall’imposizione fiscale.

“L’intenzione dell’esecutivo – dice Mangialardi – è di pretendere dai sindaci di agire sulle aliquote (fino all’otto per mille) per reperire le risorse da destinare alle detrazioni con la prospettiva di accrescere il disagio già riscontrato con la mini-Imu per la quale avevamo chiesto lo slittamento del pagamento”. Denunciata anche la condotta “approssimativa e confusa del governo rispetto alla questione Imu creando enormi difficoltà alle famiglie ed alle imprese oltre che alle stesse amministrazioni comunali”.

Tra le proposte avanzate dall’Anci quella della tassazione ulteriore a carico delle video lottery e quella di destinare ai comuni il gettito da Imu dei capannoni industriali e produttivi categoria D così da recuperare il miliardo e mezzo che verrebbe a mancare ai comuni per l’introduzione della Tasi. Il direttivo dell’Anci ha poi confermato la sospensione della partecipazione alle sedi di concertazione in attesa di un incontro diretto con il Governo in programma per mercoledì prossimo; una decisione che come l’Anci Marche ha appoggiato.

Mangialardi ha anche anticipato la partecipazione all’assemblea straordinaria dei sindaci già calendarizzata per il prossimo 29 gennaio, i cui toni però dipenderanno proprio dall’incontro con il Governo “nel quale – conclude il presidente di Anci Marche – discuteremo del futuro delle tante norme che interessano i Comuni. Se saremo ascoltati allora l’assemblea sarà una eccezionale occasione di condivisione e di proposta. Diversamente allora non mi stupirei che l’iniziativa fosse ancora una volta un’occasione di protesta compatta e convinta”.