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ASCOLI PICENO – “Caffè Meletti uguale Social Eating. Le consumazioni al Caffè Meletti contribuiscono alle attività sociali del terzo settore della nostra comunità“. E’ l’anima della nuova filosofia della Fondazione Carisap nella gestione del caffè storico ascolano. Il messaggio inequivocabile arriva direttamente dal presidente Vincenzo Marini Marini: “Il Caffè al momento non è un onore per questa città, ma un onere e questo deve finire. Quattro anni fa la Fondazione ha deliberato una certa somma per la gestione del locale con l’obiettivo del pareggio di bilancio quinquennale e da quel momento non è stato liberato un solo euro in più. Il caffè deve camminare con le proprie gambe. Dunque è di estrema importanza ricordare alla cittadinanza che bere un cappuccino o, meglio ancora, cenare al ristorante del Meletti ha una ricaduta immediata e diretta sul benessere sociale“.

Cittadinanza chiamata a raccolta, quindi, da Marini Marini in vista di una gestione economicamente sana del Caffè che dal 1996 a oggi è costata quattro milioni di euro “sottratti alla comunità e al terzo settore“. Per questo il Meletti sarà letteralmente tappezzato di manifesti con la campagna sul Social Eating che vede protagonisti gli operatori delle associazioni del territorio. “Il locale sta diventando – racconta Marini Marini – un mezzo efficacissimo per la promozione turistica, ma il solo fatturato derivante da questo comparto non giustifica naturalmente il Caffè. In ogni caso, al momento il ristorante funziona molto bene e di questo siamo contenti”. In soli sette mesi, infatti, la ristorazione ha convinto e oggi si registra un bel segnale da parte della clientela ordinaria con un fatturato complessivo che è incrementato a doppia cifra. Di questo passo, ha anticipato il presidente, il pareggio di bilancio potrebbe essere raggiunto anche prima del termine stimato. “Per questo, però, continuiamo ad aver bisogno della comunità”.