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ASCOLI PICENO – Il presidente della Provincia Piero Celani ha incontrato ieri a Castorano una foltissima rappresentanza di allevatori, pastori e agricoltori del Piceno per approfondire la ventilata chiusura dello stabilimento Coalac di Marino del Tronto e l’annoso problema aperto dalla recente normativa sui pascoli montani che penalizza fortemente i piccoli operatori locali della pastorizia.

“La Provincia da parte sua esprime netta contrarietà e profondo disappunto per una decisione, come quella della chiusura dell’impianto Coalac, che ancora una volta penalizzerebbe il Sud delle Marche a vantaggio di altre aree del territorio regionale – ha dichiarato il presidente Celani – in questa battaglia la Provincia sarà a fianco dei piccoli produttori del Piceno con ogni mezzo di sua competenza. Si parla tanto e sempre di filiera corta, di puntare su un’agricoltura di qualità, attenta alla sostenibilità ambientale e alla valorizzazione delle risorse autoctone del territorio – aggiunge Celani – per poi scegliere di porre termine all’attività di una struttura che ha consentito negli anni di tutelare e far crescere le piccole aziende zootecniche, soprattutto delle zone montane e medio collinari del Piceno”. Con queste parole l’invito rivolto alla Regione Marche a porre tutti gli strumenti a disposizione dal punto di vista istituzionale e dell’indirizzo politico.

L’altro grande tema discusso nell’incontro è stato quello dei pascoli montani; sempre più, infatti, grandi aziende agricole o cooperative del Nord acquisiscono dal demanio la concessione di terreni destinati al pascolo creando serie difficoltà ai pastori e alle piccole realtà del territorio del Piceno che vedono venire a mancare spazi essenziali per la conduzione della loro attività di pastorizia. In questa prospettiva, il presidente Celani ha assunto l’impegno di prendere contatto con gli assessori regionali competenti di Marche, Abruzzo e Lazio per istituire un tavolo tecnico volto ad affrontare in maniera sinergica e congiunta tali problematiche e porle con più forza ed efficacia all’attenzione delle sedi istituzionali di Parlamento e Governo per trovare aggiustamenti e soluzioni della normativa e venire incontro quindi alle legittime esigenze ed aspettative degli operatori locali.