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ASCOLI PICENO -Il ponte della Circonvallazione Nord a Porta Romana non è in pericolo. A dirlo è l’assessore al Patrimonio e Viabilità della Provincia, Pasquale Allevi, “sgombrando definitivamente il campo da allarmismi infondati sullo stato di questa infrastruttura fondamentale per la circolazione della città. Il viadotto, opera di ingegneria avanzata all’epoca di realizzazione negli anni ’50, è stato infatti sempre attentamente monitorato negli ultimi tre anni dalla Provincia, che ha posto in essere tutti gli interventi funzionali all’obiettivo di sanare una situazione di degrado che parte lontano nel tempo ed è stata ereditata da questo Ente”.

Escludono ogni rischio anche gli accertamenti di laboratorio effettuati dall’Università Politecnica delle Marche sui materiali (acciaio e calcestruzzo) della struttura. La relazione finale è in fase di ultimazione e dovrebbe essere consegnata entro la fine di Febbraio. Inoltre, in settimana, sarà comunque messo a disposizione del Servizio Viabilità della Provincia un estratto ufficiale della relazione che formalmente esclude rischi di cedimento.

“I lavori realizzati con il primo lotto hanno eliminato la maggior parte dei punti di degrado della struttura e, con il secondo lotto, si sta provvedendo a superare le cause di ammaloramento che avrebbero potuto incidere sui risultati degli interventi realizzati con il precedente lotto. In particolare, si è deciso di intervenire sulle condotte dell’Enel, che sono state allocate nel nuovo marciapiede di cui è stata prevista l’impermeabilizzazione. Si è inoltre deciso di sistemare anche il parapetto e di mettere a norma le barriere di sicurezza stradali, apponendo una barriera di tipo “H2 bordo ponte”. Ribadisco quindi che non c’è alcun pericolo di crollo e la cittadinanza può stare pienamente tranquilla, auspicando che con finanziamenti futuri si possa completare il lavoro di risanamento proficuamente avviato dalla Provincia coi i due lotti, il primo con cui si è intervenuti sul degrado della struttura e il secondo con l’impermeabilizzazione”.