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ASCOLI PICENO – Non si sa come la vita confonda l’uomo, come fosse un sogno. Non si sa come sia possibile commettere delitti innocenti, come fosse niente. Non si sa come l’amore inganni la miseria umana. Uno degli ultimi testi di Luigi Pirandello scava in fondo alle anime dei suoi protagonisti aggrappandosi all’incertezza, all’adulterio, alla debolezza e spingendoli al massacro con un inevitabile tragico finale. Federico Tiezzi e Franco Lombardi tornano insieme e portano in scena il testo incompiuto dell’autore siciliano. Ottima regia di Tiezzi che rende un resto così difficile un prodotto di altissima qualità. 

Gli elementi chiave della maturità pirandelliana sono tutti presenti: la psiche mischia realtà e finzione, l’umana urgenza di espiare le proprie colpe si trasforma in una violenta condanna generale. Romeo Daddi, interpretato da un bravissimo Sandro Lombardi, artefice e vittima dell’intreccio pericoloso, trasporta in un crescendo di tensione moglie, amico e amante, verso la trappola mortale. Ottima prova andata in scena sabato scorso e ieri pomeriggio al teatro Ventidio Basso, in un cartellone Amat di grande sapienza.