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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La Festa della Solidarietà che si è svolta domenica 6 aprile in Piazza Matteotti a San Benedetto del Tronto è una bella e nuova iniziativa che però non ha nulla a che fare con la Fiera di Primavera. È necessario sottolinearlo dal momento che nel manifesto promozionale è stato inserito il logo simbolo della Fiera di Primavera che da 22 anni è stata organizzata dalla comunità focolarina di San Benedetto del Tronto.

“L’evento di solidarietà, promosso dall’associazione Arte&20, ha catalizzato nella piazza cittadina intenti di beneficienza e tante altre attrazioni collaterali realizzando una manifestazione molto diversa dalla Fiera di Primavera. – fanno notare alcuni cittadini in una nota stampa – Di fatto la storica manifestazione (Fiera di Primavera) ha sempre sostenuto le azioni dell’associazione no profit Amu (Azioni per un Mondo Unito) raccogliendo fondi da destinare a borse di studio per giovani di diverse nazionalità in particolari situazioni di disagio economico. Avviata dal Movimento dei Focolari, sin dagli inizi ha perseguito i valori che la fondatrice Chiara Lubich ha indicato, ovvero la cultura del dare, della prosocialità e della fratellanza universale. Protagonisti erano gli alunni delle scuole elementari e medie della città che, sensibilizzati ai valori sopra enunciati, insieme a insegnanti e genitori, preparavano con cura l’allestimento delle bancarelle e i prodotti da vendere nella Fiera di Primavera“.

Insomma, senza voler puntare il dito contro le iniziative caritatevoli a sostegno del territorio, sarebbe stato necessario distinguere la Festa della Solidarietà, al suo primo anno, dalla Fiera di Primavera.