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ASCOLI PICENO – Profondo rosso per il piceno. A lanciare l’allarme sono le segreterie provinciali Fim, Fiom e Uilm che giudicano ancora preoccupante l’andamento del tessuto produttivo industriale del territorio e in particolare dell’industria metalmeccanica. “Fatta eccezione di poche aziende – scrivono i sindacati in una nota – come la Mecaer Aviation Group e la Ym Mediterraneo, tutte le altre sono in difficoltà”. “Bisogna smettere di rincorrere le emergenze – continua la nota – sarà invece utile mantenere un costante monitoraggio sulle singole attività produttive, introdurre un concetto di responsabilità sociale dell’impresa nel territorio, creare le condizioni necessarie volte a mantenere la competitiva delll’impresa, attraverso una minore tassazione, intervenire sui costi dell’energia, agevolare l’accesso al sistema creditizio, garantire flessibilità e qualità del lavoro, solo per indicare alcune delle priorità”.

 

La situazione più preoccupante secondo le segreterie è quella della Manni Sipre Spa (ex Malavolta), azienda metalmeccanica di Porto D’Ascoli dove oggi sono impiegati 73 dipendenti, dopo la conclusione di procedura di mobilità che ha visto la fuoriuscita di oltre trenta lavoratori.