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QuartetDustin Hoffman esordisce dietro alla macchina da presa, raccontando una storia semplice sull’anzianità, i rimpianti e le occasioni perdute. Tratto da una pièce teatrale di Ronald Harwood, il film è ambientato in una casa di riposo per musicisti e cantanti nella campagna inglese. Il 10 ottobre di ogni anno viene qui organizzato un concerto per festeggiare la nascita di Giuseppe Verdi e raccogliere fondi per evitare la chiusura della struttura.

L’arrivo tra gli ospiti di Jean Horton (Maggie Smith) offre agli organizzatori la possibilità di riunire uno storico quartetto, che funga da richiamo altisonante per l’evento. A tentare di vincere le resistenze della donna interverranno gli altri tre componenti del gruppo: l’eccentrico tenore Wilf (Billy Connolly), il mezzosoprano affetto da demenza senile Cissy (Pauline Collins) e il baritono Reggie (Tom Courtenay), ex marito di Jean e motivo principale della sua opposizione alla reunion.

Il film scorre in maniera leggera, alternando sorrisi da humour inglese e momenti commoventi, senza avere la pretesa di insegnare un modus vivendi né di analizzare una condizione sociale. Dustin Hoffman non cerca virtuosismi registici memorabili, ma offre uno sguardo sulle sfumature caratteriali che è facile ritrovare in molti anziani.

La malinconia del ricordo di un tempo passato, insieme al decadimento psicofisico che l’età porta con sé, fanno da contraltare a uno spirito che emerge lentamente con lo scorrere delle immagini, fino a diventare protagonista sul finale. Le note del Rigoletto rappresentano la giusta cornice per un’opera probabilmente non straordinaria, ma in grado di regalare un’armonia degli elementi in scena di cui a volte il cinema ha ancora bisogno.

REGIA: Dustin Hoffman

ANNO: 2013

GENERE: Commedia

DURATA: 98 minuti

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