Articolo
Testo articolo principale

ASCOLI PICENO – Venerdì 2 dicembre il PD ha convocato una conferenza stampa per trattare un tema che ormai attanaglia la città da un anno: il servizio di illuminazione pubblica. 

DAL PARTITO DEMOCRATICO – “Abbiamo riscontrato dei dati che al momento riportiamo come spot” ha esordito il capogruppo Francesco Ameli “tuttavia mi preme sottolineare che al momento 15 minuti di illuminazione pubblica costano alla collettività 50 mila euro, la gestione privata comporta una spesa superiore rispetto a prima e per di più si contano più di 1 milione di euro di lavori per apportare migliorie che in realtà non offrono un servizio adeguato.

LE QUESTIONI SOSPESE – Teniamo questa conferenza stampa per denunciare quello che sta avvenendo ad Ascoli e per sollecitare i cittadini, spronarli a chiedere delucidazioni su problematiche come quelle appena enunciate. Sapete bene che la gestione della pubblica illuminazione è stata affidata a Ecoinnova Srl che l’ha poi incaricata a un’altra società, innescando un giro societario di scatole cinesi molto interessante che invitiamo la collettività ad analizzare. Noi stessi abbiamo iniziato ad esaminare la situazione e abbiamo scoperto che c’è stata una scrittura privata fra il Comune di Ascoli Piceno e Ecoinnova Srl, la quale ora ha sede a Pesaro. Questo è un dato molto importante poiché la famosa cordata di imprenditori ascolani è sfumata, inoltre pare che l’amministrazione abbia quasi un atteggiamento di sudditanza nei confronti del privato, ignorando gli interessi dei cittadini. Diciamo questo perché nonostante il servizio di illuminazione sia pessimo, il costo risulta superiore rispetto agli anni passati. Tempo fa chiedemmo delucidazioni sulla scelta di adottare il led e l’assessore Valentino Tega ci spiegò che avrebbe comportato dei vantaggi economici ed ambientali. Adottando questo tipo di illuminazione la comunità avrebbe speso 950 mila euro annui con un risparmio di circa 500 mila euro. Ciò nonostante la determinazione del 25/11/2016 n. 1620 che ha per oggetto ‘il canone di servizio illuminazione pubblica: conguaglio anno 2016 relativo al piano di riequilibrio ed al contratto transattivo’ comunica che l’importo da pagare per 11 mesi è di € 1.420.080,00. Si tratta di una vera presa in giro perché se si va a leggere la delibera di giunta n. 210 del 2016, risulta che 15 minuti di accensione anticipata costa alla collettività € 36.000,00 + IVA, quindi circa € 50.000,00. Inoltre sono stati aggiunti 333 punti luce per migliorare la visibilità con un costo supplementare di € 1.070.000,00, i quali denunciano una pessima progettazione illuminotecnica. Dunque andiamo a spendere 1 milione di euro in più + IVA + interessi annui pari al 3% poiché l’importo andrà rateizzato per i prossimi 17 anni. Altra assurdità è la spesa di circa 12 mila euro per utenze promiscue come impianti estranei alla pubblica illuminazione. Perciò la domanda che sorge spontanea è: questo metodo quante volte è stato applicato? In quali altre situazioni?”.

LA DENUNCIA – Valentina Bellini ha concluso: “Denunciamo, quindi non solo il caso specifico, ma una pratica fissa, un vero e proprio scellerato sistema di potere. Fregandosene della cura per i soldi pubblici, si piegano le scelte sui servizi fondamentali di una città (parcheggi, illuminazione, gestione dei rifiuti, spazio urbano, concessioni, servizi culturali e sportivi) alle sole necessità di bottega, a ciò che porta consenso da quello spicciolo a quello di potenti gruppi economici. Oggi tale pratica è diventata più urgente perché c’è il dramma del collasso delle finanze pubbliche. Si fanno toppe che ingrandiscono il buco ovviamente non per interessamento, ma perché ci sia il tempo necessario per la fuga verso altri lidi politici più ambiziosi e convenienti. Ma della città e del suo futuro non importa a nessuno in questa amministrazione? Non sto pensando solo al sindaco, evidentemente leader maximo e assoluto di questo sistema del consolidamento del potere. E’ l’unica cosa che sa fare e la fa benissimo. Penso a chi ha visto dal di dentro e non ha mai mosso un dito. Pigrizia? Piccoli interessi da retro bottega? Connivenza? Mancanza di coraggio? E sì che ci sono persone perbene anche nel Centro Destra! Ci rivolgiamo a queste: in tempi così forti è necessaria un’assunzione di responsabilità rispetto a errori fatti sulla pelle e le tasche degli ascolani”.

TAG: , , ,