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Avete mai sentito parlare di Christmas Blues o depressione natalizia? E’ un curioso fenomeno, riguardante le persone che non sentono lo “spirito del Natale” e provano sensazioni di tristezza e di malinconia durante queste festività.

Qualcuno chiama “Grinch” le persone affette da questa tristezza natalizia, come il personaggio interpretato da Jim Carrey in un film del 2000. Il “Grinch”, abitante in una località favolistica nella quale si festeggia con gioia il Natale, non percepisce la stessa sensazione di gioia, ma alla fine della pellicola scoprirà cosa si era perso e si “converte” allo spirito natalizio.                                                                                                                                                      

Christmas Blues, in cosa consiste la tristezza di Natale

Chi è affetto dal “Christmas Blues” non prova gioia, pace e serenità (tre sostantivi classicamente connessi al Natale), altri non capiscono cosa porti loro a respingere la festa della magia per eccellenza, qualcun altro prova a comprendere lo stato d’animo ma non lo condivide.

Indubbiamente, ognuno di noi vive degli stati d’animo soggettivi e non giudicabili, i quali derivano dall’intreccio delle esperienze di vita, emozioni e sensazioni.

La conseguenza è un sentimento di inadeguatezza che nasce in coloro che sentono questo disagio durante le festività natalizie. Ciò che provano queste persone è una diffusa malinconia, tristezza, nostalgia verso il passato, sconforto, ansia, apatia, insonnia, oltre a delle sensazioni di stanchezza fisica e mentale.

Il Natale è una festa che presenta un elevato valore simbolico. È l’emblema della famiglia che si riunisce, con i parenti che si ritrovano dopo un forzato periodo di distanza per motivi lavorativi (ma ad una condizione, quella che ci si trovi in buoni rapporti con tutti i parenti). Le dinamiche familiari, infatti, possono essere fonte di gioia, ma anche di dolore: questo può avvenire se vengono decise riunioni di famiglia obbligate, oppure se si percepisce la mancanza di alcune persone care che non ci sono più (in compagnia delle quali era ormai abitudine festeggiare il Natale).

 

Christmas Blues, i consigli per mettere alle spalle la malinconia

La famiglia perfetta.

I mass-media, le pubblicità e i social network sembrano trasmettere l’idea che solo le “famiglie perfette”, in cui non ci sono difetti e problemi, possano festeggiare il Natale. La “famiglia perfetta” tuttavia, non esiste, se non nelle favole.

Non ci sono famiglie che vivono in modo permanente nella gioia, nei rapporti perfetti e nel buon umore. Dunque, concentratevi sulle esperienze più positive e realistiche che vorreste vivere a Natale e seguite il flusso degli eventi senza opporvi.

Gestire i fattori di stress.

Le innumerevoli cose che abbiamo da fare ogni giorno, non fanno altro che aumentare in noi l’ansia, lo stress, l’insonnia e i pensieri negativi. Quello che potete fare è programmare i regali da fare, scegliere i parenti da vedere e imparare a dire dei gentili, ma incisivi, “NO”.

Non dovete aumentare il vostro malumore: se non avete voglia di partecipare ad una cena o ad un evento particolare che non vi danno soddisfazioni, declinate l’invito e dedicatevi a persone che vi trasmettono sensazioni positive. Programmate anche dei momenti da dedicare al relax personale, inserendo, tra i regali destinati alle altre persone, anche un regalo per voi stessi.

Accettare l’emozione, positiva o negativa.

Molte persone, che vivono una fase di tristezza durante il periodo di Natale, si sentono come dei “pesci fuor d’acqua”, inadeguati e afflitti dai sensi di colpa. La conseguenza è quella di mettersi una “maschera”, che possa nascondere la propria malinconia, trascurando però le emozioni provate realmente.

Questo meccanismo è dannoso, poichè la tristezza potrebbe aumentare ulteriormente, se non viene espressa. Dobbiamo, quindi, imparare a parlare di come ci si sentiamo dentro; accogliamo quello che si muove nella nostra interiorità e diamogli un senso.

Vivere qui e ora.

Il “Christmas Blues” può presentarsi anche improvvisamente, davanti a coloro che, all’apparenza, vivono una situazione di serenità. Ricordiamoci che il Natale, in quanto festa della famiglia, richiama delle situazioni vissute in passato, di cui potrebbe risentire la nostra quotidianità.

Un ottimo consiglio, per vivere serenamente e tranquillamente le Feste, è quello di ricordare, alla parte più ferita di noi, che esiste un presente ed esso è migliore del passato. Per vivere in pace con se stessi, bisogna accorgersi delle cose e delle persone, buone e positive, che abbiamo intorno oggi.

Rivolgersi a un professionista della mente.

Qualora non fossero stati sufficienti i precedenti consigli e il “Christmas Blues” sta compromettendo le vostre attività quotidiane durante il periodo natalizio, potete rivolgervi a uno psicologo.
Un professionista delle mente potrà, sicuramente, aiutarvi a gestire il momento di sconforto e a comprendere dove risiede l’origine di questo sentimento.

Un’analisi mirata, su quello che succede in questo periodo, potrà solo giovare al vostro benessere per tutto il resto dell’anno.

In conclusione, per vivere meglio il periodo di Natale, sarebbe auspicabile considerare, oltre all’aspetto mondano e laico della Festa, anche l’aspetto religioso e spirituale del Natale. Anche questo potrebbe aiutarci a vivere con serenità questo periodo.

Buon Natale e buone feste!

 

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