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Il consiglio comunale Ascoli si apre con il punto del sindaco Marco Fioravanti sulla questione ospedale unico, che è tornata a incendiare il dibattito politico nel Piceno.

Il primo cittadino ha ribadito senza esitazioni la difesa dell’ospedale Mazzoni e la richiesta dell’azienda ospedaliera Marche Sud, invitando nuovamente il presidente della Regione Luca Ceriscioli a partecipare a un consiglio comunale aperto sulla sanità picena.

Consiglio comunale Ascoli, la questione ospedale unico

“Come sindaco e a nome di tutta l’amministrazione, credo sia importante rimarcare che Ascoli non accetterà mai un disegno di ospedale unico a Spinetoli. La nostra proposta, invitando nuovamente il presidente Luca Ceriscioli a un consiglio comunale aperto sulla sanità, è sempre la stessa: l’ospedale Mazzoni resta centrale e abbiamo bisogno dell’azienda ospedaliera.

Chiediamo un investimento sul personale medico e sanitario e sulle nuove tecnologie e la creazione dell’azienda ospedaliera che si sviluppi su due plessi: un investimento sulla struttura preesistente ascolana e una nuova struttura per San Benedetto che più funzionale.

Siamo contrari sia all’ospedale unico, sia al principio dei due livelli, così come all’indebolimento delle nostre strutture. Abbiamo 49 km, l’equilibrio esatto tra i territori del terremoto e quelli marittimi è proprio Ascoli con l’ospedale Mazzoni. L’ospedale centrale e baricentrico è il Mazzoni, ma crediamo fortemente nell’azienda ospedaliera”.

Il rendiconto di bilancio

Il primo punto all’ordine del giorno del consiglio comunale Ascoli è l’approvazione del rendiconto della gestione per l’esercizio finanziario 2018 ai sensi dell’art. 227 del d. lgs. n. 267/2000.

“Valutiamo il rendiconto in modo neutro, sono tanti i vecchi crediti che ancora devono essere riscossi”, ha detto Alessio Pagliacci. “Il servizio sta lavorando a pieno regime, con personale ridotto. Sul rendiconto sottolineiamo, però, le entrate non ricorrenti, che falsano questo bilancio. Penso ad esempio agli oltre 5 milioni di euro riscossi dalla Piceno Gas. A oggi i conti sono sostanzialmente a posto, ma dobbiamo attenerci a questi limiti e a questa severità anche per il futuro”.

“La relazione ci tranquillizza, ne siamo contenti, ma ci aspettavamo senz’altro il parere positivo dei revisori dei conti”, ha aggiunto Pietro Frenquellucci.

“Notiamo, tuttavia, un piccolo debito di 61 milioni di euro, che diviso per il numero dei cittadini ascolani, corrisponde a circa a 1.260 euro ciascuno.

Entrando nel merito di alcune voci, per la Pinacoteca si spendono 671.000 contro proventi di 134.000 euro, per teatri, spettacoli e mostre mostra un saldo negativo di oltre un milione di euro.

Forse tarare diversamente le politiche culturali di questa città potrebbe essere una manovra urgente. I revisori, infine, sollecitano l’amministrazione comunale a uno sforzo contro l’evasione. Dal punto di vista politico questo bilancio solleva diverse perplessità, su cui sarebbe opportuno confrontarsi”.  

“Il giudizio politico su questo bilancio è un giudizio sulla legislatura Castelli”, ha puntualizzato Massimo Tamburri. “Non c’è stato ricorso all’anticipazione di cassa e questo vuol dire che c’è stata liquidità”.

“In merito alla riscossione dei residui attivi, ossia dei crediti, è proprio l’andamento a condizionare la nostra cosiddetta Cassa di dubbia esigibilità, che a sua volta corrisponde a quel ‘fondo cassa’ di 14 milioni di euro che abbiamo oggi a disposizione. In questi anni si è proceduto per competenza, altri Comuni hanno invece scelto l’accertamento per cassa. Ci attiveremo quanto prima per incassare”, ha replicato l’assessore al bilancio Dario Corradetti.

“L’impegno dell’amministrazione è progredire anche nei metodi di riscossione, la grande difficoltà sta nell’atteggiamento di Equitalia, che tende a sottovalutare la riscossione di piccole somme, concentrandosi invece su quelle maggiori”. 

Bilancio, via libera alla salvaguardia  

Il secondo punto all’ordine del giorno è la salvaguardia degli equilibri di bilancio di cui all’art. 193 del d.lgs. 267/2000  e la variazione al bilancio 2019-2021 di assestamento di cui all’art. 175, comma 8, del d.lgs. 267/2000.

“La nuova farmacia comunale è in una fase di avvio, dobbiamo sistemare una serie di procedure che speriamo di ultimare per fine settembre. Vogliamo pianificare una serie di eventi, sia ordinari che straordinari, che consenta di dare un po’ di vitalità al centro storico e a tutta la città”, ha spiegato il sindaco Fioravanti.

“La questione dello stadio e quindi la demolizione della curva ha seguito due principi, quello della sicurezza pubblica, da qui l’anticipazione di queste risorse che poi andremo a richiedere come contributo, e quello del sostegno dello sport e del calcio ascolano, che per la città rappresenta un valore sociale ed economico. C’è una bella sinergia tra l’amministrazione e la società, che ha consentito di portare il sorteggio per il calendario della Serie b proprio qui ad Ascoli. Credo ci siano i presupposti per sposare questa salvaguardia e cominciare un percorso condiviso tra maggioranza e minoranze, così da rispettare il dinamismo e il cambiamento promesso agli ascolani”.

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