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Il mondo del calcio già con i primi divieti stabiliti dal Presidente Conte aveva iniziato a chiudere i battenti per poter fare la propria parte in termini di sicurezza. Si è trattato di una mossa necessaria, ovviamente, specialmente dal momento che si tratta di uno sport di squadra e che assistere ad una partita è sempre un evento che può raggruppare migliaia di persone in uno spazio ristretto. Inizialmente si è chiuso al pubblico, continuando con le partite a porte chiuse.

Poi, anche probabilmente di fronte al dissenso di tanti giocatori che temevano per la propria salute, si è messo uno stop definitivo. La Champions League si è fermata e tutti i calciatori sono tornati alle proprie case, in quarantena come qualunque altro cittadino italiano. Chi ha residenza all’estero è volato fuori dal Paese, lasciando lo Stivale con la speranza di ritornarci presto.

Sono ormai 2-3 settimane, però, che si parla di rientri: c’è chi infatti ha preso un aereo ed è rientrato in Italia. Il motivo, pare ovvio, è la ripresa degli allenamenti con maggio, nella speranza ormai tangibile di riprendere le partite a metà giugno. Il calcio ai tempi del Coronavirus, tuttavia, non sarà di certo il vecchio calcio di prima: benché necessario per motivi di sicurezza, c’è da chiedersi quanto la situazione anomala inciderà su questo sport.

Pippo Inzaghi parla di voglia di ripartire, così la pensano probabilmente in tanti

Pippo Inzaghi attraverso i social della sua Reggina ha esternato la voglia di ripartire. Quella voglia che sta facendo “prudere le gambe” a tutti i nostri calciatori che di certo non si aspettavano in questo periodo di rimanere barricati fra quattro mura. In programma, per recuperare, ci sono tante gare ravvicinate, ma nessuno pare essere spaventato per questo, tant’è la voglia di ritornare in campo.

Al momento della ripresa sarà necessario impegnarsi per garantire la sicurezza di tutti, rispettando i protocolli imposti alla lettera. È vero che si dice che il calcio è uno sport di contatto, ma può essere giocato con tranquillità se ci si adopera per assicurarsi che i giocatori siano tutti negativi al Covid-19. Chiaramente non sarà il solito calcio, specie per via del mancato pubblico che urla, acclama, applaude: però si fa quello che si deve e la passione non si farà di certo fermare da una situazione d’emergenza.

La ripresa della Champions

Da quando i calciatori hanno ripreso gli allenamenti i tifosi hanno ripreso a scommettere sulle future partite, affidandosi ai più importanti bookmakers, come bookmakerstranieri.net, perché anche ai tempi del Covid nessuno ha voglia di cadere in qualche truffa online. A quanto si può vedere dalle puntate pare che i tifosi abbiano mantenuto il trend e le preferenze del pre-Coronavirus.

Ma i giocatori dopo questa pausa saranno quelli di prima? Una sessione di partite una di seguito all’altra cambieranno il modo di giocare? Per scoprirlo dobbiamo aspettare ancora qualche settimana.

Se tuttavia è vero che il gioco senza pubblico mancherà di quella ventata di energia che piace ai giocatori e che dà grande soddisfazione, spingendo a dare sempre di più, dopo una pausa così lunga di certo i giocatori saranno carichi di energia, desiderosi di dare il massimo. Con la ripresa, insomma, potrebbe essere ritrovato quell’entusiasmo forse un po’ scemato di chi il calcio lo gioca per passione, per amore verso questo sport.

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