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Italy for Climate ha pubblicato il primo ranking: le Marche sono fra le sei Regioni in testa nella corsa virtuale verso la neutralità climatica. Le altre sono Campania, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio e Liguria.

Italy for Climate

Italy for Climate è un’iniziativa promossa da Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile in collaborazione con Chiesi, Conou, Davines, Edison, Erg, Illy, Italian Exhibition Group, H+K Strategies Italy. La mission di I4C è promuovere l’attuazione di una roadmap climatica per l’Italia in linea con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi sul clima del dicembre 2015.

La corsa delle Regioni verso la neutralità climatica

In Italia sono sei le Regioni in testa nella corsa virtuale verso la neutralità climatica. È quanto emerge dal primo ranking delle Regioni italiane sul clima, iniziativa realizzata da IsC in collaborazione con l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale. E’ stato proprio l’ISPRA che ha misurato e valutato le performance delle Regioni in termini di impatto sul clima.

Il report ha evidenziato che in Italia il gruppo delle Regioni più virtuose sul fronte climatico è composto da Campania, al primo posto, seguita da Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria e Marche. Tutte registrano performance climatiche migliori rispetto la media nazionale.

Parametri e metodi di valutazione

La classifica è stata elaborata in base a tre parametri chiave: emissioni di gas serra, consumi di energia e fonti rinnovabili.  Sono stati presi in considerazione i dati consolidati e ufficiali più recenti, relativi al 2019 e sono stati analizzati i trend di miglioramento conseguiti nell’ultimo biennio 2017-2019. La classifica finale è stata stilata sulla base del numero di indicatori in cui ciascuna Regione presenta valori migliori della media nazionale

Il report

Nel periodo analizzato, la Campania risulta essere l’unica Regione a conseguire per tutti gli indicatori analizzati valori migliori della media nazionale con i più bassi consumi di energia e le più basse emissioni di gas serra pro capite. La Campania è anche una delle Regioni che più ha ridotto le emissioni in media nell’ultimo biennio.

Nello stesso gruppo della Campania troviamo 5 Regioni del Centro-Nord Italia: Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria e Marche. Tra queste, Lazio, Abruzzo, Marche e Liguria sono le Regioni, dopo la Campania, con le minori emissioni di gas serra pro capite in Italia. Lazio, Liguria e Friuli Venezia Giulia sono anche le tre Regioni che, più di tutte, hanno ridotto le emissioni nell’ultimo biennio.

Per quel che concerne i consumi di energia pro capite, Liguria, Marche, Lazio e Abruzzo mostrano livelli inferiori alla media nazionale (tra 1,7 e 1,9 tep/ab).

Sul fronte delle fonti rinnovabili, solo Friuli Venezia Giulia, Marche e Abruzzo registrano una quota superiore alla media nazionale. Mentre la performance di Liguria e Lazio resta molto negativa (sono agli ultimi due posti della classifica nazionale). Abruzzo, Campania, Lazio, Liguria, e Marche nell’ultimo biennio vedono tutte ridursi i consumi di rinnovabili, ad eccezione del Friuli Venezia Giulia.

Le Marche

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Il report evidenzia inoltre che le Marche si confermano Regione leader in Italia nel fotovoltaico, con oltre 700 Watt per abitante installati. Il doppio della media nazionale. E sono tra le Regioni coal free (cioè senza consumo di carbone) insieme al vicino Abruzzo.

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Considerazioni conclusive

Dal report è emerso che attualmente tutte le Regioni italiane devono fare di più per raggiungere l’obiettivo della neutralità climatica fissato dall’Unione Europea. Anche le Regioni in testa alla classifica dovranno migliorare le proprie performance per raggiungere il traguardo della carbon neutrality entro il 2050

“Anche in Italia, come già in Francia, Germania, Spagna e Regno Unito serve una ‘legge per il clima’. – ha dichiarato Edo Ronchi, Promotore di I4C -. Una legge che consenta di raggiungere gli obiettivi climatici ed energetici nazionali al 2030 e assegni anche alle Regioni target specifici e vincolanti, direttamente connessi all’effettiva realizzazione degli impianti e degli interventi necessari al loro conseguimento”.

 

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