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Ussita – La Regione Marche definisce il piano per il trattamento delle macerie del Cimitero monumentale. La fase operativa è avviata.

Il cimitero monumentale

Era uno dei luoghi più suggestivi dei Monti Sibillini. Origini millenarie, prima come castello poi come luogo destinato a ospitare i defunti, è stato raso al suolo dal terremoto del 2016. “Una memoria storica, architettonica ma soprattutto umana che va preservata ad ogni costo”, questo il commento dell’assessore alla ricostruzione  Guido Castelli. Nei giorni scorsi è stato definito in maniera formale l’avvio delle attività di “Recupero e restauro del Cimitero monumentale di Castelmurato in Castelfantellino e consolidamento versante”, come disciplinato dall’ordinanza speciale numero 16 del luglio 2021.

cimitero Ussita

Il tavolo tecnico si è tenuto nel Comune di Ussita su convocazione della Regione Marche, soggetto attuatore per la prima fase riguardante la messa in sicurezza e la gestione delle macerie provenienti dal sito.

“Abbiamo raggiunto un importante risultato – commenta l’assessore Castelli -.  In qualità di soggetto attuatore provvederemo sin da subito a richiedere formalmente al commissario Legnini l’anticipo sul finanziamento previsto in ordinanza. Così potremo procedere speditamente con le fasi successive di nostra competenza”.

Sono state predisposte 10 schede in cui sono state indicate le modalità operative di smontaggio, recupero, trasporto e stoccaggio delle macerie. In attesa della ricostruzione del nuovo cimitero, fase che vedrà quale soggetto attuatore lo stesso Comune di Ussita.

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