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Un’eccellenza per Macerata. Il Centro Commerciale Naturale ‘Le Casette’ è un progetto nato dalla collaborazione tra l’Amministrazione comunale e Confcommercio Marche Centrali.

Il Centro Commerciale Naturale di Macerata

E’ il direttore generale Confcommercio Marche Centrali Massimiliano Polacco a spiegare in cosa consiste il progetto. “Si tratta – spiega – di un intervento molto importante e il bando a cui abbiamo partecipato con il Comune di Macerata è uno strumento di grande sostegno alle piccole e medie imprese. Queste ultime, infatti, ricevono un contributo a fondo perduto per rimborsare gli investimenti effettuati, contributo a carico della Regione Marche per il 50%. Dobbiamo ringraziare l’ente regionale che continua a mettere a disposizione del tessuto imprenditoriale locale importanti bandi come questo. Macerata è una delle città coinvolte in progetti che hanno l’obiettivo di valorizzare e potenziare l’esclusività e la particolarità commerciale-culturale. Anche quest’anno è stata presentata la domanda per il nuovo bando dei CCN e andrà a riqualificare l’area cittadina di corso Cavour e dintorni”.

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Predisposti brochure, vetrofanie e buste shopper per la promozione e per il marketing del Centro Commerciale Naturale ‘Le Casette’

“Abbiamo collaborato con Confcommercio Marche Centrali – ha aggiunto il sindaco Sandro Parcaroli per realizzare il Centro Commerciale Naturale ‘Le Casette’. L’obiettivo è rilanciare il centro storico a partire da corso Cairoli, una delle principali vie di accesso alla città, sede di molteplici esercizi commerciali e affacciata sullo Sferisterio, monumento simbolo di Macerata. Con questo intervento abbiamo dato vita a una forma di aggregazione importante e funzionale tra il Comune e le imprese. Inoltre abbiamo promosso la rappresentazione di una nuova concezione dello spazio commerciale urbano capace di offrire molteplici vantaggi. Non si fa quindi leva solo sull’esclusività di ogni negoziante ma anche sulla capacità di dare una visione d’insieme della realtà territoriale con servizi comuni. E con un’immagine nuova e più armonica del borgo”.

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