Nella scorsa stagione, l’Inter si è laureata campione d’Italia per la ventesima volta nella sua storia. Un traguardo da sogno per i nerazzurri che da tempo aspettavano di potersi cucire sul petto la seconda stella. Il merito va a mister Simone Inzaghi e ai suoi giocatori, che sono riusciti a superare le aspettative dominando il campionato dall’inizio alla fine.
In questi anni, la società sta operando bene sul mercato nonostante i paletti fissati da proprietà e Fair Play finanziario e, adesso, è la stessa Inter ad essere la favorita per la vittoria dello scudetto, inserita a quota 1.75, come mostrato dal palinsesto delle scommesse Serie A di Betway, contro il 4.50 della Juventus e il 5.50 del Napoli, rispettivamente seconda e terza candidata al titolo secondo i pronostici.
Non sarà facile per la squadra di Inzaghi riconfermarsi, data la tanta competitività delle avversarie. Ciò che è certo, però, è che sarà un’altra stagione ricca di talenti in campo, con anche diversi italiani provenienti da un po’ ogni parte del nostro Paese.
Serie A, Marche fucina di talenti
Tra le regioni più rappresentate storicamente nel calcio italiano figurano le Marche. Una regione affascinante sotto diversi punti di vista, che quindi non soltanto offre tanto dal punto di vista turistico grazie alle sue spiagge, ai suoi monumenti e ai suoi parchi naturali, ma anche dal punto di vista calcistico.
In passato, ci sono stati giocatori come Roberto Mancini e Luca Marchegiani, due icone della Serie A degli anni Novanta, mentre oggi ci sono i vari Orsolini, Bonaventura e non solo.
Riccardo Orsolini
Nato ad Ascoli Piceno il 24 gennaio 1997, Riccardo Orsolini è un’ala mancina del Bologna e spesso nel giro della Nazionale italiana. L’ascolano ha iniziato la sua carriera nel settore giovanile della sua città all’età di 7 anni e ha fatto il suo debutto in prima squadra nel 2015, in Serie B. Successivamente, è stato acquistato dalla Juventus, che a sua volta lo ha ceduto all’Atalanta con cui ha fatto il suo esordio in A.
Nel 2019, Orsolini si è trasferito al Bologna, dove è diventato un punto fermo della squadra. Ancora oggi gioca per il club del capoluogo emiliano e nella scorsa stagione ha giocato un ruolo importante nella cavlacata che ha portato la sua squadra ad una storica qualificazione in Champions League.
Giacomo Bonaventura
Un altro big marchigiano della Serie A è Giacomo Bonaventura, classe 1989 di San Severino Marche. Noto per la sua duttilità e generalmente ricopre la posizione di mezzala, pur potendo agire anche da ala sinistra o trequartista, ha iniziato la sua carriera professionale con l’Atalanta nel 2007, prima squadra a puntare su di lui quando era soltanto un ragazzino. Il suo debutto con la Dea risale al 4 maggio 2008, in una partita contro il Livorno terminata 3-2 in favore dei nerazzurri.
In breve tempo, le sue prestazioni attirarono l’attenzione delle big e alla fine fu il Milan a spuntarla, acquistandolo nel 2014. Tuttavia, la sua esperienza in rossonero non si è rivelata all’altezza delle aspettative e, così, nel 2020, si trasferì alla Fiorentina, dimostrando di essere ancora uno dei migliori giocatori nel suo ruolo nel nostro campionato a tal punto da riguadagnarsi la convocazione in Nazionale.
Stefano Sensi
Un altro marchigiano importante del nostro campionato, ma con una storia travagliata dagli infortuni, è Stefano Sensi. Nato a Urbino il 5 agosto 1995, è noto per la sua versatilità, potendo ricoprire il ruolo di trequartista o mezzala. Le sue doti principali sono il controllo del pallone, la visione di gioco, l’intelligenza tattica e la precisione nei lanci lunghi.
L’urbinate ha iniziato la sua carriera nelle giovanili dell’Urbania, squadra del suo paese. Nel 2007 è passato alle giovanili del Rimini, dove è rimasto fino alla mancata iscrizione della società al successivo campionato, avvenuta nel 2010. Successivamente, si è trasferito al Cesena, con il quale ha prima giocato in Primavera e poi in prima squadra esordendo in Serie B. Successivamente, passò al Sassuolo, con cui fece il suo esordio in Serie A giocando anche le qualificazioni per l’Europa League. In neroverde, si guadagnò le attenzioni di diversi club grazie alle sue prestazioni e, così, nel 2019, fu l’Inter a voler puntare su di lui prelevandolo dal club emiliano.
Tuttavia, la sua esperienza in nerazzurro è stata tormentata dai tanti problemi fisici che ne hanno limitato la crescita come giocatore e alla fine finì fuori dal giro della squadra venendo ceduto in prestito prima alla Sampdoria e poi al Monza con cui ha disputato le ultime due stagioni.
Nonostante i suoi problemi fisici, Sensi ha dimostrato di essere comunque un ottimo giocatore di talento e non è un caso, quindi, che sia stato spesso convocato anche in Nazionale.
Mattia Destro
Infine, Mattia Destro, attaccante classe 1991 di Ascoli Piceno. Destro ha iniziato la sua carriera nelle giovanili della sua città natale, mentre nel 2005 si trasferì all’Inter, dove ha vinto gli scudetti di categorie Giovanissimi e Allievi. Un talento luminoso, il suo, che trovò conferme anche nella vittoria da parte dei nerazzurri del Torneo di Viareggio del 2008 e nelle stagioni successive, tra gol e belle prestazioni.
Nel 2010, passò al Genoa, che lo fece esordire in Serie A. Poi, il prestito al Siena, con cui visse una delle sue migliori stagioni nel massimo campionato, e la conseguente chiamata da parte della Roma. Tuttavia, visse la sua esperienza in giallorosso tra alti e bassi, che proseguirono poi anche nella sua breve parentesi al Milan.
Dopodiché, nel 2015, si trasferì al Bologna, dove rimase per cinque stagioni, mentre nel 2020 il ritorno al Genoa. Nell’estate del 2022, fu invece l’Empoli a voler puntare su di lui, club in cui milita ancora oggi.