Negli ultimi anni il nostro Paese si trova ad affrontare un aumento significativo di eventi meteorologici estremi: alluvioni improvvise, ondate di calore persistenti, siccità che colpiscono duramente agricoltura e risorse idriche.
Secondo l’ISPRA, il 2024 ha visto un incremento del 25% di fenomeni legati al cambiamento climatico rispetto alla media del decennio precedente. Città come Milano, Roma e Bologna hanno già sperimentato le difficoltà legate all’adattamento urbano, mentre aree rurali e agricole vedono ridursi rese e produttività.
Le risposte del territorio e le sfide future
Se da un lato l’impatto ambientale è evidente, dall’altro si aprono nuove strade per una gestione sostenibile delle risorse. Progetti di riforestazione urbana, investimenti nelle rinnovabili e piani di adattamento climatico stanno prendendo forma, anche grazie ai fondi del PNRR e ai finanziamenti europei. Sempre più comuni avviano pratiche di rigenerazione urbana e gestione “verde” delle acque piovane, creando infrastrutture naturali capaci di assorbire le piogge intense e ridurre il rischio idrogeologico.
Il cambiamento climatico non riguarda più solo gli scienziati, ma coinvolge la vita quotidiana dei cittadini, che si trovano a fare i conti con bollette energetiche in crescita, coltivazioni compromesse e nuove malattie legate al caldo. Allo stesso tempo, la transizione ecologica apre opportunità lavorative nei settori delle energie rinnovabili, della mobilità sostenibile e della digitalizzazione dei processi ambientali.