È arrivata nella serata di venerdì 22 novembre la firma sul nuovo contratto metalmeccanici 2025, un accordo che mette fine a una delle vertenze più lunghe e complesse degli ultimi anni.
Contratto metalmeccanici 2025, sindacati e imprese trovano l’intesa sul nuovo contratto: più salario, welfare e misure anti-precarietà
Dopo 17 mesi di trattative, oltre 40 ore di sciopero e una maratona negoziale di quattro giorni consecutivi, Federmeccanica e Assistal da una parte, Fim, Fiom e Uilm dall’altra, sono riusciti a trovare un punto di equilibrio. Una buona notizia per 1,5 milioni di lavoratori del settore.
L’intesa prevede un aumento complessivo di 205 euro nell’arco di quattro anni, di cui 177 euro sui minimi e 28 euro già riconosciuti con la tranche di giugno 2025. Gli incrementi saranno scaglionati: 53 euro nel 2026, 59 nel 2027 e 65 nel 2028. Un intervento che, sottolineano i sindacati, permette di “recuperare il potere d’acquisto” e superare il tasso di inflazione stimato.
Più welfare e meno precarietà
Accanto agli aumenti salariali, cresce anche il capitolo welfare: i flexible benefits passeranno da 200 a 250 euro l’anno, raggiungendo i 1.750 euro netti nel periodo 2021-2028. Sul fronte organizzativo, il contratto amplia le ore disponibili per l’orario plurisettimanale, portandole a 96 l’anno, e aumenta i permessi collettivi da 5 a 7 giorni, con una riduzione dei PAR individuali.
Una parte significativa dell’accordo è dedicata alla lotta alla precarietà: i contratti a termine potranno durare oltre 12 mesi solo con causali specifiche e, dal 2027, potranno essere utilizzati solo se almeno il 20% dei rapporti precedenti è stato stabilizzato. Viene introdotto anche un limite ai contratti di somministrazione a tempo indeterminato.
Soddisfazione di entrambe le parti
“Una trattativa sofferta ma un buon contratto”, hanno commentato Uliano, De Palma e Palombella per Fim-Fiom-Uilm, rivendicando l’avvio di una sperimentazione sulla riduzione dell’orario e una maggiore tutela dei lavoratori più fragili.
Sul fronte delle imprese, Federmeccanica parla di un accordo “contestualizzato e sostenibile”, mentre Assistal sottolinea il “senso di responsabilità” di tutte le parti coinvolte.
In un contesto segnato da inflazione, transizione industriale e incertezze globali, il nuovo contratto metalmeccanici 2025 è visto come un tassello cruciale per stabilizzare il settore e garantire una base di sicurezza economica a oltre un milione di famiglie italiane.









