La 68ª edizione del Festival Zecchino d’Oro si è conclusa domenica 30 novembre 2025 con la vittoria del brano “Ci pensa il vento”, interpretato dalla giovane Emma, 9 anni, di Monza. Una canzone leggera, ma carica di sentimento, che è riuscita a conquistare giuria – formata da bambini e adulti – e pubblico.
L’edizione 2025 — condotta su Rai1 e RaiPlay dal direttore artistico Carlo Conti — ha ribadito che lo Zecchino non è solo un contenitore per piccole voci: è un’occasione per educare, per promuovere la solidarietà e per ricordare che la musica, a qualunque età, può essere uno strumento di speranza e comunità.
“Ci pensa il vento”: una vittoria che sa di futuro
Il brano vincitore, scritto da autori esperti ma interpretato con la spontaneità dei 9 anni di Emma, ha convinto la giuria per la sua freschezza e per la capacità di trasmettere un messaggio positivo.
Questa combinazione — semplicità, verità, genuinità — è probabilmente la chiave del successo. Un festival per bambini che non rinuncia a puntare su valori autentici, senza artifici, facendosi ascoltare da un pubblico vasto, fatto di famiglie, adulti e chiunque creda nella forza della musica.
L’edizione 2025 dello Zecchino d’Oro conferma come, anche oggi, nella musica per l’infanzia ci sia spazio per qualità, emozione e, perché no, per un po’ di magia.
Non solo un festival: quando la musica racconta solidarietà
Come ogni anno, lo Zecchino non si è limitato a selezionare una canzone vincente. L’intera manifestazione si è svolta sotto il segno dell’impegno sociale: con “Operazione Pane dell’Antoniano” sono stati raggiunti 125 mila pasti donati a mense e centri solidali in Italia e all’estero.
È un bel promemoria: la musica può divertire, può educare, ma può anche aiutare concretamente chi è in difficoltà. In tempi come i nostri, forse più che mai, questa duplice anima dello Zecchino — festa e solidarietà — fa la differenza.









