La Legge di Bilancio 2026, attualmente in discussione in Parlamento, apporta una modifica significativa alla disciplina del Superbonus 110%, estendendo l’aliquota maggiorata anche alle istanze di contributo presentate prima del 30 marzo 2024. Una novità che interviene per sanare le disparità introdotte dalle normative precedenti, garantendo piena inclusione dei cantieri già avviati nei territori colpiti dai sismi del 2009 e 2016.
L’estensione del Superbonus per la ricostruzione post-sisma
Fino ad oggi, il Superbonus 110% era accessibile per gli interventi di ricostruzione e riqualificazione strutturale nei Comuni del Cratere solo se le domande erano state presentate dopo il 30 marzo 2024, come stabilito dalla Legge n. 95/2025. Questa limitazione aveva escluso numerose pratiche già avviate, generando incertezza tra famiglie e imprese coinvolte nella ricostruzione. La nuova bozza della Manovra 2026 corregge questa lacuna, rendendo l’incentivo valido indipendentemente dalla data di presentazione della domanda, e rispondendo così alle richieste delle associazioni di categoria.
La posizione della CNA
I presidenti delle CNA di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, Arianna Trillini, Emiliano Tomassini e Simone Giglietti, hanno accolto con favore l’integrazione: “L’intervento del Governo dimostra attenzione e pragmatismo, garantendo certezza a migliaia di pratiche e alle imprese che lavorano nei Comuni del Cratere sismico. La misura è finalmente più equa e risponde alle esigenze concrete dei territori”.
L’associazione sottolinea inoltre che le opzioni di cessione del credito o sconto in fattura, previste dall’articolo 121 del Decreto-Legge n. 34/2020, dovrebbero essere applicabili anche ai nuovi beneficiari inclusi dall’estensione del Superbonus. Questo passaggio è considerato essenziale per assicurare continuità e fluidità nella gestione dei cantieri.
Prospettive e richieste per il futuro
Pur accogliendo positivamente l’aggiornamento della Manovra, la CNA evidenzia la necessità di pensare a una possibile proroga del Superbonus anche per il 2027. Un’estensione futura permetterebbe di completare in modo efficace la ricostruzione, tutelando famiglie, imprese e l’intero indotto economico legato ai lavori post-sisma.
Le imprese locali e le comunità attendono ora il completamento dell’iter parlamentare per la conferma definitiva della misura, auspicando che la norma venga approvata senza ulteriori ritardi. La CNA, da parte sua, continuerà a monitorare la situazione e a promuovere strumenti di supporto concreti e stabili per i territori interessati.
La Manovra 2026 rappresenta, quindi, un passo decisivo verso una ricostruzione più giusta e completa, che valorizza la collaborazione tra istituzioni, associazioni di categoria e cittadini, sostenendo famiglie e imprese in un percorso lungo e complesso.









