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Nel panorama culinario abruzzese, una stella giapponese continua a risplendere: Oishi Japanese Kitchen di Teramo è stato nuovamente premiato con le “Tre Bacchette”, il massimo riconoscimento della Guida Sushi del Gambero Rosso. A decretarlo è l’edizione 2026 della guida, presentata ufficialmente, che premia l’eccellenza del sushi in Italia. 

Questo traguardo rappresenta non solo un importante riconoscimento per il locale, ma anche una conferma del legame profondo tra tradizione nipponica e identità gastronomica abruzzese.

Gambero rosso e un primato locale

Oishi Japanese Kitchen si distingue come l’unico ristorante in Abruzzo ad aver ottenuto le Tre Bacchette nella guida 2026. La Guida Sushi del Gambero Rosso, ormai giunta alla sua terza edizione, ha selezionato 230 locali in tutta Italia e ha assegnato il prestigioso riconoscimento a 42 di essi, segno di una crescita nella qualità della scena sushi nostrana. 

Secondo Vanity Fair Italia, Oishi si distingue per un design ispirato ai cartoon giapponesi e per un approccio creativo che fonde ingredienti nipponici con materie prime locali.

Le radici del successo

Fondato nel 2014 da Luca Di Marcantonio, Oishi Japanese Kitchen ha due sedi – a Teramo e Pescara – e ha costruito la sua identità su un equilibrio raffinato tra tradizione giapponese e ingredienti d’eccellenza del territorio abruzzese. Secondo Di Marcantonio, la passione è alla base del progetto: «creare è libertà, mantenere è responsabilità», ha dichiarato in occasione di precedenti premiazioni. Inoltre, il locale si distingue per una visione inclusiva: la leadership femminile nella gestione del team è per lui un punto di orgoglio, così come l’integrazione di nuove professionalità nell’ottica di una crescita condivisa. 

Più di un sushi bar

Oltre al riconoscimento gastronomico, Oishi ha costruito nel tempo un progetto ambizioso che va oltre la ristorazione: tra le novità annunciate da Di Marcantonio, ci sono piani per un’ospitalità “fusion” a Roseto degli Abruzzi, dove verrà creato un orto didattico in stile giapponese. Il locale di Teramo, inoltre, è stato chiuso temporaneamente per ristrutturazione, con l’intenzione di introdurre un nuovo format, un menu rinnovato (anche con opzioni senza glutine e proteine vegetali) e una carta dei vini più curata.

Un’altra curiosità che contraddistingue Oishi è la sperimentazione digitale: l’azienda ha introdotto token NFT (non fungibili) per coinvolgere i clienti in un’esperienza gastronomica innovativa. 

L’impatto sul territorio

Il riconoscimento delle Tre Bacchette da parte di Gambero Rosso non è solo un risultato personale per Oishi, ma un segnale importante per la gastronomia abruzzese. Come riportano testate locali, il premio valorizza il territorio e promuove l’Abruzzo non solo come zona agricola, ma anche come meta per esperienze culinarie sofisticate. In una regione dove la cucina tradizionale italiana è dominante, il successo di Oishi testimonia una apertura verso sapori internazionali senza rinunciare alle radici locali.

Con il premio in tasca e i progetti sul tavolo, Oishi Japanese Kitchen sembra essere solo all’inizio di un percorso ambizioso. Il riconoscimento da parte della Guida Sushi 2026 conferma la qualità costante del locale, mentre le innovazioni in menu e struttura riflettono una voglia di guardare avanti, più che mai radicata nel presente. Come ha dichiarato lo stesso Di Marcantonio nel passato: «il nostro segreto è la passione irrefrenabile che mettiamo ogni giorno». Un segreto che, evidentemente, funziona alla grande.

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