Quella che doveva essere un’esperienza di viaggio lungo uno dei corsi d’acqua più affascinanti del mondo si è trasformata in un inferno di ferro e acciaio in movimento, con conseguenze drammatiche per una famiglia italiana in vacanza. La Farnesina ha confermato il decesso della donna e segue con estrema attenzione l’evolversi degli eventi, restando in costante contatto con i tour operator e il coniuge della vittima.
Quando la crociera sul Nilo diventa tragedia
Intorno alle ore 19 locali, nel tratto di Egitto a sud di Luxor, due navi da crociera sono entrate in collisione mentre si incrociavano sul fiume. La Royal Beau Rivage, con tra i 70 e gli 80 turisti italiani a bordo, stava procedendo lungo il Nilo quando ha improvvisamente urtato un’altra imbarcazione. L’impatto ha distrutto almeno quattro cabine della nave, scatenando momenti di panico tra i passeggeri.
La vittima, identificata come Denise Ruggeri, 47enne originaria di L’Aquila, si trovava nella sua cabina quando è stata colpita e successivamente è caduta riportando gravi ferite a un polmone. Nonostante i soccorsi immediati e il trasferimento in ospedale a Esna, la donna è morta poco dopo a causa delle lesioni riportate. Era in Egitto insieme al marito per un viaggio di piacere.
La Farnesina ha reso noto che i funzionari del consolato italiano sono in contatto con la famiglia della vittima e con gli altri connazionali presenti sulla Royal Beau Rivage, per verificare le condizioni di tutti i passeggeri e fornire assistenza consolare.
La dinamica dell’incidente e le indagini in corso
Secondo alcune autorità egiziane, l’incidente potrebbe essere stato causato da una manovra irregolare di navigazione durante la fase di attraversamento di un tratto trafficato del Nilo, dove le regole di precedenza tra navi devono essere rispettate con rigore per evitare collisioni. Un’inchiesta è stata immediatamente avviata per accertare le responsabilità e valutare eventuali violazioni dei protocolli di sicurezza.
Fonti egiziane indicano che la collisione potrebbe essere stata provocata da un errore nel dare la precedenza alla nave che procedeva lungo la corrente, una regola fondamentale nella navigazione fluviale per prevenire scontri tra grandi imbarcazioni. In seguito all’incidente, le autorità fluviali egiziane avrebbero già sospeso la licenza di navigazione del comandante della Royal Beau Rivage in attesa degli esiti dell’inchiesta.
Cosa comporta navigare sul Nilo
Le crociere sul Nilo sono tra le esperienze turistiche più richieste in Egitto, attirando visitatori da tutto il mondo per le magnifiche testimonianze storiche, archeologiche e paesaggistiche lungo le sue sponde. Itinerari che collegano Luxor, Aswan e altre tappe celebri offrono l’opportunità di scoprire templi, colossi e antichi siti faraonici con il ritmo lento e suggestivo di un viaggio fluviale.
Tuttavia, la navigazione su un fiume così trafficato, soprattutto durante l’alta stagione turistica, richiede un coordinamento molto accurato tra le imbarcazioni, rigide regole di precedenza e attenzione costante da parte degli equipaggi. Anche piccoli errori di comunicazione o manovra possono avere conseguenze gravi, come purtroppo dimostra questo drammatico incidente.
L’incidente sul Nilo riporta alla memoria altri episodi in cui crociere fluviali sono state teatro di paure e pericoli. A ottobre di quest’anno, ad esempio, un incendio a bordo di una nave da crociera aveva richiesto l’evacuazione di oltre 200 turisti, costringendo le autorità locali a intervenire rapidamente per garantire la sicurezza dei passeggeri.
La comunità italiana, soprattutto quella aquilana, ha espresso cordoglio per la morte di Denise Ruggeri. Anche le istituzioni locali hanno condiviso messaggi di vicinanza alla famiglia, ricordando la donna come un’insegnante e una viaggiatrice che aveva scelto di esplorare il mondo insieme al marito.
Per ora, oltre al tragico bilancio con la perdita di una vita umana, non risultano altre vittime né feriti gravi tra i passeggeri italiani presenti sulla Royal Beau Rivage. Le autorità egiziane e i rappresentanti diplomatici italiani proseguono gli accertamenti, mentre i viaggiatori coinvolti sono stati assistiti e accompagnati nelle fasi successive all’incidente.









