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World War Z

Per analizzare al meglio l’ultimo film di Marc Forster, bisognerebbe partire dal genere cinematografico a cui fa riferimento. Pur parlando di zombie, o tecnicamente “non morti”, non appartiene completamente alla categoria elitaria degli zombie movies comunemente intesi, ma presenta in misura maggiore i tratti distintivi dei disaster movies americani. Pronti, via. Appena dopo dieci

Gravity

“Non mollare ora”. Questa la tag-line dell’ultimo film di Alfonso Cuarón, capace di aggiudicarsi 7 Premi su 10 Candidature agli Oscar 2014. Alla deriva nello Spazio, dopo che una tempesta di detriti ha distrutto la stazione orbitante su cui stavano lavorando, i due astronauti Ryan Stone (Sandra Bullock) e Matt Kowalski (George Clooney) si trovano senza contatti radio e con l’ossigeno

12 anni schiavo.

E’ difficile parlare lucidamente dell’ultimo film di Steve McQueen. Lo è per molti motivi. Innanzitutto il film stesso è difficile. Per oltre due ore non viene soltanto raccontata la storia realmente accaduta di Solomon Northup (Chiwetel Ejiofor), eccezionale violinista che nel 1841 venne drogato, rapito e venduto come schiavo. Non si assiste solamente ai suoi 12 anni di prigionia nei campi di

A proposito di Davis

  Gli anni 60 rappresentarono, per la storia della musica contemporanea, una sorta di anno zero. Anni di impegno civile e ribellione, che diedero voce e strumenti a cantautori destinati a diventare leggende, influenzando ogni genere che da lì in avanti ne sarebbe scaturito. In quegli anni muoveva i suoi primi passi Bob Dylan, padre ventenne di quel folk a cui attinsero nello stesso periodo molti

I segreti di Osage County

Quando la condivisione lascia il posto all’ipocrisia e alla falsità, qualsiasi comunità diventa una bomba a orologeria, a cui basta una scintilla per esplodere e travolgere ogni equilibrio. L’ambiente familiare non fa eccezione, e rappresenta probabilmente l’esempio più calzante. Spesso ciò che lega i rapporti parentali è una corda sottile e fragile, che per non rompersi ha

Blue Jasmine

Nella vita basta veramente poco per perdere tutte le certezze accumulate nel corso degli anni. Capita spesso di adagiarsi su ciò che si ha, fino ad arrivare a darlo per scontato, creando per se stessi un mondo inattaccabile e fittizio, fatto di verità indissolubili. Poi arriva inesorabile un punto di rottura, e tutto precipita. L’effetto è quello di una caduta, con le mani che cercano disperatamente

Il capitale umano

Il codice a barre è comunemente noto come l’insieme di elementi grafici contenenti il valore, numerico o economico, di una merce. Il codice a barre è ciò che, nella locandina dell’ultimo film di Paolo Virzì troneggia sulle teste dei protagonisti, come a simboleggiare una spada di Damocle in grado di ricordarci che tutti abbiamo un prezzo. Il denaro muove il mondo, e non fa eccezione

Nebraska

Lo stile del road movie segue regole molto semplici. I protagonisti partono da un punto A e devono arrivare ad un punto B in cui si realizzerà il motivo che li ha spinti a partire. Lungo il viaggio incontreranno personaggi con cui interagire e svilupperanno storie che si incastreranno con quella di fondo. Spesso si tratta di film decisamente orientati verso la commedia, e sono rari i casi di prodotti memorabili.

La sposa promessa

Ogni società ha le proprie regole e vive attraverso le sue dinamiche, che vengono tacitamente accettate da chi cresce al suo interno. In una comunità ortodossa israeliana, tali paradigmi coinvolgono anche la sfera matrimoniale, ed è in questo contesto che si sviluppa la storia della regista esordiente Rama Burshtein. Shira (Hadas Yaron), figlia diciottenne di un rabbino, sogna come tutte le sue

Capitan Harlock

L’evoluzione tecnologica applicata alla cinematografia ha portato a un aumento esponenziale delle pellicole in 3D. Se in alcuni casi il risultato è di una gradevole armonia tra effetti speciali e fluidità della storia, in altri la sensazione è quella di un’eccessiva ricerca di stupire il pubblico. Capitan Harlock, basato sul manga di Leiji Matsumoto è un film visivamente sorprendente,

Timothy Green

Gli spettatori, si sa, ogni tanto hanno bisogno di favole. La Disney da sempre riesce a soddisfare i palati di chi cerca sullo schermo storie capaci di far sognare un po’, con leggerezza, sorrisi e miele a servizio di trame leggere e dal finale prevedibile. Ogni film va contestualizzato in base al modo di presentarsi e agli obiettivi che palesa. In questo senso, L’incredibile vita di Timothy

Vacanze di Natale

23 Dicembre 1983: nelle sale cinematografiche italiane esce Vacanze di Natale, di Carlo Vanzina. 3 miliardi di incasso, dovuti al traino del successo dei due capitoli di Sapore di mare, tanto da esserne considerato la versione invernale, seppur posticipato all’inizio degli anni 80. La formula del resto si era già dimostrata valida: trama esile, cast ricco di volti noti dalla battuta facile, gag