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ASCOLI PICENO – La Scuola d’Impresa è giunta al termine. Si è tenuta ieri, infatti, l’ultima lezione del ciclo sul tema della gestione. L’ici (Istituto Cultura d’Impresa) ha portato dunque a compimento i sei pomeriggi previsti organizzati in collaborazione con la Camera di Commercio, le associazioni di categoria, il Provveditorato agli Studi e la provincia di Ascoli Piceno. I ragazzi delle scuole superiori di San Benedetto hanno potuto ascoltare oggi un’interessante lezione tenuta dal professor Alessandro Grottoli, docente universitario di gestione aziendale nell’ateneo di Urbino sulla gestione di un’impresa e confrontarsi poi con la dottoressa Stefania Serafini, direttore regionale della Lega Cooperativa Marche che ha introdotto la testimonianza diretta di due soci dirigenti di società cooperative.

LE PAROLE DELL’ICI – “Siamo giunti al termine di quest’esperienza – ha esordito Giuseppe Pacetti, vicepresidente dell’Istituto Cultura d’Impresa – messa in piedi dopo aver svolto ben 27 incontri nelle scuole superiori. Abbiamo voluto offrire questo corso assolutamente gratuito per far capire ai ragazzi che nell’ambiente di lavoro non esiste solo l’essere dipendenti ma si può anche essere imprenditori”.

LA LEZIONE – Il pomeriggio è stato come sempre diviso in due parti. Nella prima, prettamente teorica, il professor Grottoli ha spiegato in maniera tecnica ma comprensibile alla platea cosa significa gestire un’azienda. Nella seconda parte del pomeriggio è stata portata a conoscenza del pubblico presente l’esperienza diretta di Francesco Ciarrocchi della cooperativa sociale Koinea e di Paolo Del Moro responsabile di produzione del centr- sud Italia della cooperativa Formula Servizi.

IL PARERE DELLA LEGA COOPERATIVA MARCHE – “Le cooperative sono un tipo d’impresa molto importante – ha spiegato il direttore regionale della Lega Cooperativa Marche, Stefania Serafini – perché sono del territorio e difficilmente si possono delocalizzare come le altre imprese”.

CONCLUSIONI – Alla fine del ciclo quindi si è anche tracciato un bilancio dell’avventura della scuola d’impresa. “Si è trattato di portare a conoscenza degli studenti una nuova realtà – ha concluso la dottoressa Serafini – che molti di loro non ignorano, se non sono figli di imprenditori. E oggi hanno avuto anche la possibilità di conoscere il mondo della cooperazione”.