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OFFIDA – La quinta Docg marchigiana arriva proprio nel piceno grazie a un vino autoctono che rischiava di scomparire, l’Offida Pecorino. Presentato oggi a Vinitaly, va ad affiancarsi alle Docg Conero, Vernaccia di Serrapetrona, Castelli di Jesi Verdicchio Riserva e Verdicchio di Matelica Riserva, e inizialmente sarà commercializzato in 17.300 bottiglie, ma raggiungerà presto i 400.000 pezzi, per un valore di 2 milioni di euro di fatturato annui. Ed è proprio il Pecorino delle Marche a guadagnare – secondo un’indagine condotta da SymphonyIri Group – la palma di ’emergente’, il vino con il maggior tasso di crescita (+26,5%), secondo solo al Pignoletto dell’Emilia (+29,6%). “La nuova Docg – ha detto l’assessore Paolo Petrini – è la conferma dell’impegno delle Marche nel puntare su qualità e forte identità territoriale. Nel 2011 il comparto è cresciuto del 10% sull’export (45,7 milioni di euro) ma anche sulla produzione in termini di valore”.