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ASCOLI PICENO – Parte il progetto “Un mondo nuovo da raccontare“. Le domande dalle quali è partita l’idea dell’associazione no profit InterMedia, organizzatrice e ideatrice dell’esperienza formativa, sono state le seguenti: chi parla e come ai ragazzi di cittadinanza, , volontariato e informazione sociale? Come dare spazio alla voglia di partecipazione dei giovani? L’informazione oggi riesce a raccontare tutta la realtà? Per rispondere concretamente a queste domande l’associazione interMedia realizza un progetto innovativo in campo nazionale, grazie al quale seicento giovani studenti ascolani, provenienti da tutte le scuole del comune, racconteranno una città diversa.

 

MAURIZIO PICCIONI – Il presidente dell’associazione InterMedia in occasione della presentazione del progetto, ha dichiarato: “L’obiettivo del progetto, che inizierà venerdì, è quello di aumentare la consapevolezza dei giovani sui temi trattati ogni giorno dai mass media attraverso la conoscenza delle regole e dei meccanismi che sorreggono l’ informazione. Il progetto però, non vuole formare schiere di giornalisti ma accrescere nei giovani cittadini una capacità critica di analisi della realtà e farli provare a raccontare anche di quelle esperienze che oggi, pur non essendo al centro dell’ interesse dei media, vanno raccontate, soprattutto con riferimento al terzo settore e di come attraverso la realizzazione di sinergie e di collaborazioni dal volontariato si produca valore in termini di bene comune”.

PERCORSI – Realizzata grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, che ha stanziato per gli interventi necessari allo svolgimento dell’ intero progetto, al co-finanziamento dell’ associazione InterMedia e al supporto di sponsor privati, l’iniziativa si svolgerà nell’arco del biennio 2012- 2013 in tre identici moduli, per 200 studenti. Le ore di partecipazione, valide anche come crediti formativi saranno di 61 ore totali. I moduli saranno quattro: 1) Conoscenza delle regole ed i meccanismi dell’informazione, 2) Analisi dell’attuale prodotto informativo nazionale e locale, 3) Valutazione di quelle informazioni che i media non reputano “notiziabile”, 4) elaborazione finale di articoli che raccontino una ” città diversa “.