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ASCOLI PICENO – Antonella Flati, responsabile dell’associazione Pronto Soccorso Famiglie, ha diramato lo scorso 25 marzo, un comunicato stampa in cui si dà conto della inchiesta che ha portato l’avvocato Francesco Miraglia. Il consigliere Dino Latini ha deciso quindi di inviare, in qualità di consigliere regionale, un esposto alla Procura della Repubblica di Ascoli Piceno, per sollecitare indagini su una struttura certamente non conforme agli standard qualitativi stabiliti dalla legge.

DINO LATINI – Sulla vicenda il consigliere regionale delle Marche e presidente della Commissione Bilancio, ha diramato il seguente comunicato: “In qualità di consigliere regionale, sto seguendo con particolare attenzione la situazione di tre comunità gestite dalla Cooperativa Sociale “San Marco”, che sono state oggetto di un esposto presso la Procura della Repubblica di Ascoli Piceno. Le tre strutture in questione sono: la Comunità per Minori Don Giuseppe Barbizzi di Montalto delle Marche, la Comunità-alloggio Dina Sergiacomi sempre di Montalto delle Marche, per madri in difficoltà, e la Comunità Educativa per Minori San Marco di Ripe San Ginesio. In tutti i casi sono state contesta gravi inadempienze di carattere strutturale, normativo e sanitario. In particolare, risulterebbe sovradimensionato il numero degli ospiti, il cibo utilizzato non sarebbe adeguato, i bagni non sarebbero a norma e le disposizioni di sicurezza degli ospiti e degli operatori non verrebbero rispettate se non in minima parte. Seguirò personalmente l’evolversi della situazione e se necessario porterò la questione all’attenzione dei massimo organismi del Consiglio Regionale”;

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA – Continua nelle sue dichiarazioni il Consigliere: “Sto valutando, insieme ad altri parlamentari contattati per questa vicenda, tra questi Rita Bernardini dei Radicali italiani, la possibilità di presentare interrogazioni parlamentari al governo centrale ed informare i Ministri in indirizzo su quanto sopra riportato e, in caso affermativo, quali siano le loro determinazioni al riguardo ovvero:

– se intendano avviare in tempi brevissimi un’ispezione presso la comunità-alloggio Dina Sergiacomi di Montalto delle Marche al fine di verificare, nell’ambito delle proprie competenze, l’eventuale presenza delle gravi inadempienze di carattere strutturale, normativo e sanitario indicate in premessa;

– se e quali convenzioni siano in corso fra la citata comunità-alloggio e gli enti locali;

– se risultino quanti e quali finanziamenti la comunità-alloggio in questione abbia percepito negli ultimi cinque anni, per quali e quanti bambini e per quali periodi di ospitalità;

– se risultino indagini in corso riguardanti la comunità-alloggio Dina Sergiacomi di Montalto delle Marche e, in caso affermativo, per quali ipotesi di reato.

– se, più in generale, il Governo non ritenga di intervenire nei modi e con i mezzi che riterrà più opportuni al fine di favorire l’apertura di un tavolo di concertazione con gli enti che ospitano le comunità alloggio presenti sul territorio nazionale per approfondire ed elaborare le più opportune strategie di intervento a tutela dei minori”.

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