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ACQUAVIVA PICENA –  Nel consiglio comunale svoltosi nella serata di venerdì scorso,  all’ordine del giorno si è discusso sulle possibili alternative atte a risolvere definitivamente il problema dell’installazione del ripetitore wind nel centro abitato.

 

Il consigliere Squicciarini ha affermato in seduta: “occorre un deliberato, anche in previsione di future installazione che vieti l’installazione di antenne di telefonia nel centro abitato. In questo modo metteremmo l’ufficio tecnico nelle condizioni di intervenire. Se il Consiglio non si esprime su questo aspetto, rischiamo di prendere in giro i cittadini”.

ANTONIO VENDOLA – L’assessore all’Urbanistica, Antonio Vendola, ha lanciato invece una proposta alternativa: “un soggetto terzo (università) nominato dal Comune verifichi se è possibile allocare in un luogo diverso dal centro abitato gli impianti, senza compromettere il servizio”. La posizione di Vendola dunque, è apaprsa più possibilista ma anche cauta, ritenendo infatti che ,innanzitutto andrebbe verificato  l’eventuale  possibile limitazione, degli eventuali rischi correlati alla salute, causabili dalla prolungata esposizione alle onde elettromagnetiche.

“ALTRO CHE ARIA FRITTA!” – L’ex consigliere comunale, dichiaratamente contro l’installazione di antenne ripetitori nel centro abitato, nell’aula consiliare tuona: “Altro che aria fritta!” e legge uno stralcio della legge regionale 5/2002 che sancisce all’art.10, comma 1: “E’ vietata l’installazione di sistemi radianti relativi agli impianti di emittenza radio televisiva e di stazioni radio base per telefonia mobile sulle aree, sulle strutture e sugli edifici destinati all’infanzia e a utenti in età pediatrica e sulle attrezzature sanitarie e assistenziali come ospedali, case di cura e di riposo, scuole e asili nido, istituti per l’infanzia e parrocchie. E rivolgendosi, in conlusione del suo intervento al sindaco invita il primo cittadino ad avvalersi degli strumenti normativi a sua disposizione per riconsiderare l’intera vicenda. Ravvisando la necessità di formulare un atto di indirizzo, Il Consiglio Comunale è stato sospeso per ulteriori valutazioni.