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ANCONA – Accesso alla cittadinanza per i figli di immigrati stranieri nati in Italia, Il documento dovrà ora passare al vaglio dell’Assemblea legislativa e, in caso di approvazione, sarà indirizzato alle Camere. La proposta di legge, fortemente voluta dall’Assessorato ai Servizi sociali, intende facilitare l’accesso alla cittadinanza per i figli di immigrati nati in Italia, se anche solo uno dei genitori abbia risieduto legalmente nel territorio della Repubblica per almeno 5 anni.

LUCA MARCONI – “Questo consentirebbe – dichiara l’assessore Luca Marconi – di eliminare un’ingiustizia sociale presente nel nostro Paese e nel contempo di sostenere il processo verso una reale convivenza, in atto da alcuni anni, tra le persone di origine diversa, Il fenomeno migratorio – continua Marconi – non può più essere considerato come evento straordinario ma è ormai legato alla necessità di istituire, da parte degli stessi immigrati, una serie di rapporti solidi con il territorio di riferimento, siano essi di natura sociale, culturale o economica. I cittadini stranieri contribuiscono in maniera determinante allo sviluppo dell’economia italiana e alla sostenibilità del suo sistema di welfare. Il bambino nato in Italia da genitore straniero vive nel nostro Paese come tutti gli altri bambini pur non essendo cittadino italiano”. 

UNO SGUARDO ALL’ EUROPA – In Germania se uno dei due genitori vive legalmente sul territorio da almeno 8 anni può concedere al figlio il diritto alla cittadinanza al momento della nascita. In Irlanda bastano o tre anni o un permesso di residenza permanente da parte di uno dei due genitori. In Belgio la cittadinanza è automatica a diciott’anni se si è nati nel Paese, o entro i dodici mesi se i genitori sono residenti da dieci anni. La Francia, in questo panorama, costituisce un’eccezione: qui lo “ius soli” vigeva del 1515 e si è progressivamente attenuato. Ora la legge prevede che per i bambini nati da genitori immigrati si possa richiedere la cittadinanza entro il compimento del tredicesimo anno. A sedici anni può chiederla il ragazzo stesso. Per i maggiorenni nati e vissuti per diciotto anni in Francia c’è invece l’obbligo di prendere la cittadinanza francese.